(Adnkronos) – Colloquio telefonico oggi, giovedì 5 giugno, tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e l'omologo cinese Xi Jinping per parlare di dazi. Lo scambio "si è concentrato quasi interamente sul commercio. Non si è parlato di Russia/Ucraina o dell'Iran", ha infatti riferito su Truth il capo della Casa Bianca. "Ho appena concluso un'ottima telefonata con il presidente cinese Xi Jinping, durante la quale abbiamo discusso alcuni dettagli del nostro accordo commerciale recentemente concluso e concordato. La telefonata – ha riferito Trump – è durata circa un'ora e mezza e si è conclusa in modo molto positivo per entrambi i Paesi". "I nostri team si incontreranno a breve in una location ancora da determinare – ha aggiunto – saremo rappresentati dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, il Segretario al Commercio Howard Lutnick il nostro Rappresentante per il Commercio Jamieson Greer". Nel suo post Trump sottolinea come nel colloquio con Xi si sia affrontata la questione delle terre rare, sulla cui esportazione la Cina ha imposto delle restrizioni che rischiano di avere un impatto sul settore automobilistico globale. "Non ci dovrebbe essere più nessun problema rispetto alla complessità dei prodotti delle terre rare", ha scritto il tycoon, dopo aver parlato di "una buona telefonata" e di "una conclusione molto positiva per entrambi i Paesi", suggerendo quindi che si sia raggiunta una sorta di reciproca intesa sulla questione, senza però fornire dettagli. Durante il colloquio telefonico con Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto agli Stati Uniti di "correggere la rotta" dei rapporti bilaterali, esortando la Casa Bianca a rimuovere le misure "negative" adottate contro Pechino. Xi ha definito "un passo importante" i recenti colloqui economici a Ginevra tra le due delegazioni, affermando che "la Cina ha rispettato scrupolosamente gli accordi raggiunti" e che "gli Stati Uniti dovrebbero riconoscere i progressi fatti e revocare le misure ostili nei confronti della Cina". Secondo Xi, "il dialogo e la cooperazione sono l’unica scelta corretta" e Pechino "è sincera ma anche ferma sui propri principi". Il presidente ha inoltre auspicato un rafforzamento degli scambi in ambito diplomatico, economico, militare e giudiziario, per "aumentare il consenso, ridurre i malintesi e rafforzare la cooperazione". Il presidente cinese ha quindi avvertito Donald Trump della necessità di "gestire con prudenza la questione di Taiwan", mettendo in guardia dagli effetti destabilizzanti delle attività separatiste. "Gli Stati Uniti devono evitare che una piccola minoranza di separatisti per l’indipendenza di Taiwan trascini Cina e Stati Uniti in una situazione di conflitto e confronto", ha dichiarato Xi durante la telefonata con l’omologo americano. Trump ha ribadito che Washington continuerà a rispettare la politica di "una sola Cina", sottolineando l’importanza della stabilità nei rapporti con Pechino. Entrambi i leader hanno confermato l’impegno a portare avanti il dialogo bilaterale per contenere le tensioni regionali e rafforzare i meccanismi di cooperazione. "Durante il colloquio, il presidente Xi ha cortesemente invitato me e la first lady a visitare la Cina ed io ho contraccambiato. in quanto presidenti di due grandi Nazioni, è un'esperienza che entrambi non vediamo l'ora di fare", ha scritto Trump in un post su Truth al termine della telefonata con il leader cinese. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Usa-Cina, Trump: “Con Xi parlato di dazi, colloquio molto positivo”
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