Unioncamere Molise: l’impresa come soluzione alla crisi occupazionale giovanile

A fine dicembre le imprese giovanili registrate in Molise sono 4.074, l’11,7% delle imprese regionali. Negli ultimi sei mesi dell’anno è diminuita la spinta dei giovani imprenditori al sistema imprenditoriale regionale: a fine anno il tasso di crescita si attesta a +9,25% in diminuzione rispetto al +10,10% di un anno fa. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati, come di consueto, dall’Ufficio Studi e ricerche di Unioncamere Molise. Nel confronto con le altre regioni, il Molise occupa la tredicesima posizione in quanto a tasso di crescita imprenditoriale under 35; in cima alla classifica troviamo il Lazio (+13,85%), il Trentino (+13,45%) e la Sardegna (+11,47%).
A livello provinciale Isernia continua a conservare un passo più deciso con un tasso di crescita pari a +11,23% che la pone al 24-esimo posto nella classifica provinciale, mentre Campobasso con un tasso di crescita più contenuto pari a +8,43% si pone al 83-esimo posto nella speciale classifica. Le iscrizioni di nuove imprese giovanili, pari a 683 a fine 2014, rappresentano più di un terzo delle iscrizioni totali avvenute in regione, anche se in flessione rispetto alle 738 di un anno fa; le cessazioni nette, escludendo quelle operate d’ufficio, sono state 292, sostanzialmente stabili rispetto al 2013: cala di conseguenza lo stock di imprese giovanili registrate del 3,6%. Questa riduzione si spiega in parte anche con il superamento della soglia dei 35 anni da parte di un cospicuo numero di imprenditori, usciti, così, dal campo di osservazione.
Nel quarto trimestre 2014 continua la crescita soprattutto delle forme imprenditoriali più complesse, in particolare delle società di capitale, che a fine 2014 presentano sia una variazione positiva dello stock (differenza fra 2013 e 2014) di +64 imprese sia un saldo demografico (differenza fra iscrizioni e cessazioni nel periodo) positivo di +112 unità, sintesi delle 128 iscrizioni avvenute durante l’anno e delle 16 cessazione non d’ufficio: il tasso di crescita risultante è stato pari a 16,28%. Aumenta parallelamente anche l’incidenza di tale forma societaria che a fine 2014 arriva a circa il 17%, mentre era pari al 15% circa nel 2013, e pari al 13% nel 2012. Resta predominante l’incidenza delle ditte individuali che rappresentano circa il 71% del totale. Guardando alla diffusione delle imprese guidate da under-35, i settori, quali il turismo, i settori quali sanità, assistenza sociale, attività artistiche, sportive, altre attività di servizi e le assicurazioni e credito sono quelli in cui si registra l’incidenza maggiore

“I giovani rappresentano la promessa di cambiare in meglio la società, ma per loro al momento non ci sono posti di lavoro a sufficienza. L’imprenditoria giovanile può diventare, quindi, soprattutto nelle regioni meridionali, dove il tasso di disoccupazione è più elevato, una strada verso la creazione di un lavoro dignitoso, un modo per affrontare la crisi dell’occupazione giovanile” – ha spiegato il Presidente di Unioncamere Molise Pasqualino Piersimoni.  “Per questo motivo le strutture camerali sono vicine ai giovani imprenditori, pronte ad accogliere, assistere e accompagnare, con servizi altamente professionali e totalmente gratuiti, i tanti giovani che hanno in animo di mettersi in proprio e far nascere una impresa.”

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