Trump: “L’Iran non ha spostato il nucleare dai siti”

(Adnkronos) – L'Iran non ha spostato il nucleare dai siti. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha smentito l’ipotesi che Teheran abbia rimosso materiali sensibili dal sito nucleare di Fordow bombardato nel fine settimana, ribadendo quanto dichiarato in precedenza dal suo segretario alla Difesa, Pete Hegseth.  In un post pubblicato su Truth Social, Trump ha scritto: "Le auto e i piccoli camion presenti sul sito erano di operai del cemento che cercavano di coprire la sommità dei condotti. Nulla è stato portato via dall’impianto. Sarebbe troppo lungo, troppo pericoloso, e molto pesante e difficile da spostare!". Il presidente Usa non ha fornito prove a sostegno della sua affermazione, ma la sua posizione ha ricalcato quanto detto poco prima in conferenza dal segretario alla Difesa. "Non sono a conoscenza di alcuna informazione di intelligence che ho esaminato che indichi che le cose non fossero dove dovevano essere, spostate o altro”, ha dichiarato Hegseth.  In un altro post, Trump ha scritto: "Si vocifera che il New York Times e la Cnn licenzieranno i giornalisti che hanno inventato storie false sui siti nucleari dell'Iran perché si sono sbagliati. Vediamo cosa succede?". E, parlando dell'atteso intervento dal Pentagono del Segretario Pete Hegseth, che ha rivendicato il successo dell'attacco americano ai siti nucleari iraniani citando report della Cia e scagliandosi contro le 'Fake News irresponsabili' dei principali media Usa, ha sottolineato: "Una delle conferenze stampa migliori, più professionali e più sostanziali che abbia mai visto!".  Parlando al Pentagono, ha rivendicato l’efficacia degli attacchi statunitensi contro l’Iran, citando diverse fonti internazionali. "L’agenzia atomica israeliana ha dichiarato che gli attacchi statunitensi hanno reso inoperativi gli impianti di arricchimento iraniani", ha affermato. E ha poi riferito che, secondo il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, "sono stati causati enormi danni" al programma nucleare iraniano, mentre la Cia considera l’infrastruttura nucleare di Teheran "seriamente danneggiata". Hegseth ha poi di nuovo attaccato i media americani per come stanno raccontando l’operazione: "È irresponsabile", ha detto, accusando la stampa di voler "farla apparire come un fallimento". "E invece è stata una missione complessa, storicamente riuscita, e dovremmo celebrarla come americani", ha affermato. "La stampa è alla continua ricerca di scandali, e così si perdono momenti storici come i livelli record di reclutamento nell’Esercito, nell’Aeronautica e nella Marina", ha dichiarato ancora Hegseth, sottolineando il merito del presidente nell’aumentare l’attrattiva delle forze armate. "Magari ci sarà una breve menzione qua e là – ha proseguito – ma siccome è stato sotto la leadership di Trump, siccome gli americani rispondono a lui come comandante in capo, il corpo stampa non vuole scriverne". Hegseth ha poi collegato questa presunta parzialità mediatica al tema centrale dell’intervento: "E questo ci porta all’argomento del momento, gli attacchi in Iran, altamente riusciti". Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rivendicato una "grande vittoria" contro l’Iran, definendola un’opportunità cruciale per ampliare gli accordi di pace in Medio Oriente. "Abbiamo combattuto con vigore contro l’Iran e ottenuto una grande vittoria. Questa vittoria apre un’opportunità per un’espansione enorme degli accordi di pace. Ci stiamo lavorando con determinazione", ha affermato Netanyahu in un videomessaggio. Il premier ha poi aggiunto: "Insieme alla liberazione dei nostri ostaggi e alla sconfitta di Hamas, c’è una finestra di opportunità che non possiamo perdere. Non possiamo sprecare nemmeno un giorno". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook