Testamento (M5S): Legare l’attribuzione dei fondi alla reale attivazione di prestazioni e servizi di assistenza da parte delle Regioni

 “Il Fondo Nazionale per le non autosufficienze può contare per l’anno 2020 su una dotazione di 621 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti i 90 milioni di euro previsti dal decreto Rilancio nel periodo di piena emergenza pandemica. Tali risorse, ripartite tra le Regioni con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono aggiuntive rispetto a quelle che ciascuna Regione dovrebbe prevedere per prestazioni e servizi in favore di persone non autosufficienti.


Al Molise sono stati attribuiti dal Governo nazionale circa 3 milioni e 700 mila euro, sia per il 2020 che per il 2021 ma di fondi messi direttamente a disposizione dalla Regione nemmeno l’ombra se non i soliti 400.000 euro, già lo scorso anno insufficienti a garantire supporto a tutti coloro che ne hanno diritto, stornati peraltro dal Fondo per le misure di sostegno economico di lavoratori, imprese e famiglie connesse all’emergenza epidemiologica da Covid19”. A dichiararlo Rosa Alba Testamento, Portavoce molisana del MoVimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati.
 
“Negli ultimi anni – prosegue la Portavoce pentastellata – la distribuzione degli aiuti economici, basata sul criterio della popolazione anziana residente in ciascuna regione e su indicatori socio-economici, ha generato su tutto il territorio nazionale non poche distorsioni tra gli anziani non autosufficienti e i ragazzi che si trovano fin dalla nascita in condizioni di disabilità gravi e permanenti, con una costante prevalenza nelle relative graduatorie dei primi sui secondi. Si è creata di fatto – prosegue Testamento – una vera e propria «guerra tra poveri», tra chi ha quotidianamente bisogno di aiuto e sostegno, proprio quello che non sarebbe dovuto accadere perché si è di fronte a soggetti tutti meritevoli di tutela e assistenza”.
 
“Occorre, quindi, ottimizzare l’utilizzo delle risorse, distinguere il fabbisogno di ciascuna delle due categorie, questione sulla quale ho indirizzato una interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché garantire la piena corrispondenza tra le somme assegnate e le prestazioni di assistenza realmente erogate da ciascuna regione, anche attraverso l’introduzione in capo alle stesse regioni  di obblighi di rendicontazione preventiva delle prestazioni e dei servizi, nonché di un meccanismo di premialità che tenga conto, nell’assegnazione delle risorse nell’anno successivo, dell’effettivo grado di corrispondenza tra quanto definito nel documento preventivo e dettagliato di rendicontazione e le prestazioni e i servizi realmente attivati” – conclude Testamento.

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