Termoli/Atti persecutori ai danni dell’ex compagna, braccialetto elettronico per un giovane

Nella mattinata del 12 giugno scorso, personale del Commissariato di P.S. di Termoli ha dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino nei confronti di un giovane ritenuto gravemente indiziato del reato di atti persecutori ai danni dell’ex compagna.

Il provvedimento è scaturito da un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Larino e avviata a seguito della denuncia presentata da una donna residente a Termoli riguardante una serie di condotte moleste, minacciose e vessatorie perpetrate nel tempo dal proprio ex fidanzato. Tali comportamenti, reiterati e sempre più insistenti, hanno determinato nella giovane vittima un perdurante stato d’ansia e di paura, inducendola a modificare radicalmente le proprie abitudini quotidiane, nel timore costante per la propria incolumità fisica e psicologica.

Gli accertamenti condotti hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dell’indagato, anche grazie all’analisi di messaggi e comunicazioni inviati tramite social network e applicazioni di messaggistica istantanea, nonché attraverso l’escussione di testimoni e la raccolta di ulteriori riscontri documentali.

Alla luce degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto sussistenti concrete esigenze cautelari, disponendo nei confronti del giovane la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con contestuale applicazione del dispositivo elettronico di controllo comunemente noto come “braccialetto anti-stalking”, finalizzato a monitorare il rispetto delle prescrizioni imposte.

Consequenziale è stato anche il ritiro cautelativo di due fucili da caccia regolarmente detenuti dal padre dell’indagato, al fine di scongiurare qualsivoglia forma di violenza o intimidazione che avrebbe potuto essere commessa con l’uso delle armi.

L’attività si inserisce nel quadro del costante impegno della Polizia di Stato e delle altre istituzioni preposte nella prevenzione e repressione dei reati riconducibili alla violenza di genere per tutelare le vittime e garantire un’efficace risposta giudiziaria a condotte gravemente lesive della libertà e della dignità personale.

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