Sciopero dipendenti Sati: i sindacati replicano alla Ditta

Le OO.SS. FAISA- CISAL e UILT comunicano che la partecipazione allo sciopero è stata del 37%. Esattamente 3 aderenti sui nove turni previsti a Termoli e 7 sui 18 previsti a Campobasso. Però, è altrettanto ovvio che occorra coinvolgere anche gli altri lavoratori sui temi sollevati. Qualche risposta merita la lettera della SATI, la quale giudica “strumentale” l’azione dei sindacati. Nei numerosi incontri avrebbero posto in essere azioni positive in tema di sicurezza, formazione, turnazione, riqualificazione, turni di disponibilità, posti di lavoro per inidonei e vestiario. Tutte le altre problematiche sollevate non sarebbero addebitabili alla società. Esclusi inidonei e vestiari, previsti dal CCNL nazionale, quali sarebbero le altre azioni positive? In tema di sicurezza non è assolutamente giustificabile ed esimente da responsabilità il trincerarsi dietro gli obblighi di servizio con la regione, perché le responsabilità civili e penali ricadono in capo agli autisti, in primis. In tema di turnazione, riqualificazione e turni di disponibilità, non solo non erano d’accordo nemmeno gli altri sindacati, ma ci si chiede anche a che cosa sono servite le oltre dieci convocazioni, solo a mostrarci le fantasie della società? Chi non ricorda il turno di disponibilità. Esso consisteva nell’impegno dell’agente ad essere presente in azienda per dodici ore, in attesa del possibile intervento, intervallate da stacchi non lavorativi, per cui la giornata di lavoro, in definitiva, era contata per 6.30 ore. Sulla procedura di conciliazione in prefettura ci si chiede perché, alla nostra informazione sulla data prevista d’incontro, invece d’incorrere nella pessima figura affermando al responsabile della prefettura di non aver ricevuto la convocazione, la società non ha semplicemente alzato la cornetta del telefono per chiedere lumi alla stessa prefettura? Qualsiasi azienda, con un minimo di buon senso, l’avrebbe fatto. Perché non ci ha convocato anche dopo la dichiarazione di sciopero? Non solo non era vietato, ma, in considerazione delle sue stesse affermazioni, era doveroso farlo. Infine, su tutti gli altri argomenti segnalati, in definitiva, conferma quanto da noi affermato.
Le segreterie Faisa-Cisal e UILT

Commenti Facebook