Saldi, secondo la Confesercenti un italiano su due farà acquisti soprattutto nel campo dell’abbigliamento

Sono 14,6 milioni le famiglie italiane che si sono posizionate sugli stadi di partenza per fare compere in occasione dei saldi invernali che hanno preso il via il due gennaio e termineranno il giorno cinque prima dell’arrivo della befana. Questa è la fotografia scattata da Confesercenti che, in uno studio, evidenzia che oltre un italiano su due è interessato ai saldi tant’è che il 62% farà acquisti soprattutto nel campo dell’abbigliamento. Andando a fare i conti in tasca agli italiani, sempre secondo l’associazione di categoria, i saldi invernali valgono circa 5 miliardi per una spesa media a famiglia di 337 euro.  I primi negozi che hanno iniziato i saldi il 2 gennaio sono stati quelli della Campania, Sicilia e Basilicata, mentre quelli delle altre regioni italiane, Molise compreso, daranno il via agli sconti il 5 gennaio. Per il Presidente della FISMO Roberto Manzoni, “… le intenzioni di acquisto degli italiani, possono valere potenzialmente oltre 4,9 miliardi di euro di consumi, per una spesa media di oltre 330 euro a famiglia… si tratta di una e vera boccata d’ossigeno per un settore che non è ancora uscito dalla crisi, anche perché il 2016 ha visto la cessazione di oltre 6.000 attività che hanno riguardato i settori dell’abbigliamento, del tessile, delle calzature e degli accessori. Crisi che ha interessato sia il centro nord (-3.721 imprese) sia il Sud e le Isole (-2.411).

Il tutto in considerazione che anche il Natale 2016 è stato caratterizzato da un clima molto mite, che non ha dato la spinta necessaria alle vendite stagionali; ecco perché i clienti avranno a disposizione un assortimento di prodotti superiore alla media da acquistare a prezzo scontato, specialmente per chi ama l’abbigliamento con la riduzione dei prezzi che è mediamente più elevata… ma perché il meccanismo dei saldi funzioni correttamente, c’è bisogno di ripristinare un quadro di regole certe che pongano fine alla confusione nel settore… ecco perché servono controlli non solo per bloccare i pre-saldi illegali ma anche per fermare le pubblicità ingannevoli, che fanno passare la promozione di prodotti che non hanno alcuna stagionalità…

I saldi sono uno strumento utile a consumatori e a imprese, che vanno tutelati”. Considerazioni che pongono una serie di questioni che devono essere valutate attentamente, specialmente in questo periodo attanagliato dalla crisi economica che non permette assolutamente di dedicarsi alle spese folli che hanno caratterizzato gli altri anni. Spese che, purtroppo, hanno trovato un ostacolo insormontabile: la recessione che non favorisce assolutamente i desideri degli acquirenti che passando dinanzi alle vetrine e che prima di comprare guarda il contenuto dei portafogli sempre più in bolletta.

Massimo Dalla Torre

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