Rubrica a cura della Commissione per le parità e le pari opportunità della Regione Molise

Da vicepresidente, eletta il 30 marzo 2021, anch’io vorrei partire dal concetto di parità in
relazione alle funzioni che la Commissione ha il compito di espletare.

Intendo farlo mettendo a frutto l’esperienza derivante dal percorso realizzato come Coordinatrice Regionale dell’Osservatorio Auser per la Parità, al fianco della Commissione che ha preceduto quella attualmente in carica.

Si è trattato di un viaggio che ha attraversato tutto il territorio regionale, per conoscerne i bisogni relativi alle politiche di genere, stabilire relazioni significative e durature, ed elaborare per la Commissione una programmazione efficace, perché rispondente alle richieste manifestate attraverso i numerosi incontri.

Sono state ascoltate le voci dei decisori politici, Assessori/e Comunali alle Politiche Sociali e solo in pochi casi alle Pari Opportunità, di numerose associazioni femminili e femministe operanti nei territori, ed anche quelle dei Comitati di parità dei diversi Ordini Ptofessionali.

Particolarmente fecondo è stato il dialogo con il Dipartimento Pari Opportunità dell’Unimol. che ha accompagnato l’intero percorso.

Ne è scaturito un programma incentrato su due punti: Comunicazione e Formazione, con l’obiettivo di creare sinergie efficaci tra Commissione Regionale e amministrazioni locali, realizzando seminari formativi sulle Politiche di genere rivolti prioritariamente ai decisori politici.

Le maggiori criticità evidenziate dagli amministratori locali (e non solo) sono state le seguenti:

-I Comuni ignorano l’esistenza della Commissione e i suoi compiti, motivo per cui manca qualsiasi forma di interlocuzione ed erroneamente vengono individuate come referenti per le Politiche di Genere in generale le Consigliere di Parità (Regionali e Provinciali).

-E’ necessario aumentare le competenze degli amministratori locali circa le pari opportunità e le politiche di genere, spesso inserite nel calderone generico delle Politiche sociali, quindi in assenza di deleghe specifiche; di analogo rinforzo necessita anche il personale amministrativo

-Il programma formulato prevedeva, perciò, di stipulare un’apposita Convenzione con l’ANCI ,e di organizzare un Convegno con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati al tema, propedeutico all’avvio di un seminario formativo, a cura del Dipartimento Pari Opportunità dell’Unimol,

-La precedente Commissione è stata operativa solo per uno scorcio di legislatura, per cui sono mancati i tempi tecnici per attuare il programma elaborato, illustrato in una affollata assemblea anche al Consiglio Regionale attualmente in carica.

Anche la Commissione che sta operando ha iniziato la sua attività con notevole ritardo, ma lo ha fatto con molta energia, mettendo in campo le molte competenze presenti al suo interno,

La legge istitutiva è stata nel frattempo modificata, per cui insieme alle Commissarie sono impegnati anche i Commissari. Organizzati in gruppi di lavoro, hanno già dato vita a diverse iniziative in molti campi, volte a stimolare politiche di pari opportunità e a sostegno dei più deboli da parte del Consiglio Regionale.

Auspico che la nuova Commissione, che pure non ha molto tempo per agire, raccolga il testimone, facendo tesoro del lavoro già svolto da chi l’ha preceduta, per non perdere l’occasione di lasciare il segno promuovendo nelle istituzioni di tutto il territorio la conoscenza dei compiti di ciascuno, al fine di garantire politiche reali di Pari Opportunità, messe a dura prova anche dalla Pandemia.

LA VICEPRESIDE4NTE DELLA COMMISSIONE

Aida Trentalance

Commenti Facebook