Questa vicenda deve avere priorità assoluta e deve coinvolgere tutti affinché si possano chiarire quanto prima le implicazioni che la stessa ha avuto e potrebbe ancora avere sulla nostra salute. Una sveglia che speriamo smuova dalla solita indolenza il nostro territorio, i cittadini che lo abitano e, soprattutto, le istituzioni che vi insistono. Il MoVimento 5 Stelle Molise, dal canto suo, a valle della riunione straordinaria che ha interessato la III Commissione in seno alla Regione e tesa a presentare il Gruppo di Lavoro istituito per indagare circa la veridicità delle dichiarazioni del pentito campano, si è riunito in assemblea al fine di individuare ogni azione che possa facilitare il compito degli enti preposti.Si è condiviso che i cittadini molisani avranno un ruolo fondamentale per il buon esito dei controlli. Da subito chiunque ricordi fatti che riguardano attività anomale risalenti alla metà degli anni ’90 ritenute interessanti per scoprire eventuali interramenti di rifiuti potrà sicuramente collaborare con le istituzioni, oppure rivolgersi al MoVimento locale che si adopererà per le segnalazioni agli enti competenti. Ascolteremo e collaboreremo con tutte le associazioni regionali sensibili al tema in questione, in modo da fungere da collettore con gli organi di studio e controllo del fenomeno. Daremo certamente pieno supporto alla Regione e al sopracitato Gruppo di lavoro, altresì pretenderemo che il Molise venga ricompreso in ogni azione che lo Stato porrà in essere per la bonifica delle zone inquinate. In tal senso è diretta la mozione che stamane i Consiglieri regionali Antonio Federico e Patrizia Manzo hanno depositato all’Ufficio di Presidenza. Se Commissione d’Inchiesta nazionale partirà con l’obiettivo di fare luce su, è il caso di dirlo, questa sporca faccenda, il Molise non può, non dovrà rimanere indietro.
GDL Ambiente