RadicalMente Festival: cultura e rigenerazione per celebrare la bellezza del pensiero senza compromessi

Il 5 e 6 settembre 2025, Castel del Giudice (IS) ha ospitato grandi nomi della cultura e del giornalismo italiano. Un intreccio di storie, volti ed idee che hanno celebrato la bellezza del pensiero senza compromessi.

Walter Veltroni, Emilio Casalini, Alessandra Macchitella, Giuseppe Cerasa, Giorgio Dell’Arti, Lauretta Colonnelli sono stati i protagonisti della 3° edizione di RadicalMente, festival letterario del sentire e del vivere radicalmente, senza compromessi, diretto da Luciana Petrocelli e promosso dal Centro Studi Casa Frezza in collaborazione con il Comune di Castel del Giudice, la Pro Loco “G. Caldora”, il Ministero della Cultura, Borgotufi Albergo Diffuso e Società Dante Alighieri.

La piazza panoramica dell’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) ha accolto il 5 e 6 settembre 2025 un pubblico attento e partecipe alla narrazione di storie ed idee che hanno celebrato la bellezza del pensiero che risveglia e scuote le coscienze offrendo una visione che privilegia il rumore al silenzio dell’accettazione. Un concetto che ben si inserisce nel grande processo di rigenerazione sociale, economica e culturale che il paese sta vivendo, nell’ ottica di dare nuova linfa e un nuovo sviluppo sostenibile all’ area interna molisana, attraendo nuovi abitanti, come indicano le azioni messe in campo dal progetto Castel del Giudice Centro di (Ri) generazione dell’ Appennino, con il quale il Comune ha vinto il Bando Borghi del PNRR.

«Credo fortemente che il lavoro culturale nelle aree interne debba essere un lavoro di prossimità – ha sottolineato la direttrice artistica Luciana Petrocelli -. La vicinanza è una forma di resistenza alla rassegnazione e a una società che riduce tutto a numero e ruoli. Radicalmente nasce come uno spazio di riflessione nella comunità, come un momento che non vuol celebrare il rumore, ma la radice. Nasce da persone che hanno voglia di restare, anche solo per una pagina».

Libertà, coraggio e resistenza sono stati alcuni dei temi portanti dell’intervento clou della due giorni letteraria con la presenza sul palco di Walter Veltroni che, in dialogo con Luciana Petrocelli e il giornalista di Rai3 Emilio Casalini, ha presentato il suo libro “Iris. Oltre la libertà”, la storia di una giovane e temeraria partigiana che, con il fuoco negli occhi e la libertà nel cuore, ha combattuto per la nostra democrazia. «La vita di questa giovane donna ci insegna a non essere indifferenti – ha raccontato Walter Veltroni ad una platea gremita –. Una ragazza figlia di contadini che decide di non accettare il destino che la società le ha imposto e di ribellarsi, in primo luogo studiando e poi guadagnando un’autonomia personale fino alla scelta di militare nella resistenza con spirito ed anelito di libertà.
La vita va vissuta dandole un senso
. Non si vive solo per se stessi. Iris morirà a 22 anni ma ne parliamo ancora oggi perché il suo sacrificio ha consentito a noi di vivere in libertà».

Emilio Casalini , il quale ha concluso la prima giornata del festival con uno spettacolo di parole e musica con la band ECHO, ha evidenziato come RadicalMente sia: «Un festival letterario che genera pensiero, parola in alta quota, a Castel del Giudice, tra le montagne dell’Appennino molisano dove la bellezza resiste per parlare di libri, di luoghi che si salvano, di ombre e di incoerenze che fanno fiorire nuove strade». Sul palco si sono alternati importanti nomi della cultura e del giornalismo italiano.
Giorgio Dell’Arti, giornalista, scrittore e fondatore de Il Venerdì di Repubblica , con il suo libro “Papa Leone XIV”, prima biografia del nuovo Pontefice, ha illustrato un’opera ricca di dettagli inediti, raccontando lo straordinario percorso umano e spirituale che lo ha condotto fino al soglio pontificio.
Lauretta Colonnelli scrittrice e giornalista de Il Corriere della Sera , ha presentato “La vita segreta delle ombre. Storie di luce, arte, silenzio e altri misteri”, un’indagine rivolta a ciò che rimane in assenza del colore, quando la luce si spegne e i contorni si fanno indefiniti. Un vortice di vicende e personaggi insoliti che abbraccia tutte le forme dell’ombra, setacciando ogni ambito del sapere sulle tracce di un elemento tanto affascinante quanto sfuggente.
Giuseppe Cerasa , scrittore e giornalista deLa Repubblica , con il suo “Sipario siciliano. Storie di donne, passioni, segreti, mafia ed eroi senza gloria” ha offerto una lettura in chiave inedita attraversando quasi 70 anni di vicende italiane filtrate dallo sguardo di chi ha vissuto e amato la Sicilia e la porta sempre nel cuore. Un libro che ci spinge a non dimenticare, a non tacere, a non rassegnarsi.
Alessandra Macchitella , giornalista e scrittrice, con il suo “Santa” ha affrontato una tematica dualistica parlando di “santa incoerenza”, quella che rende fragili e veri, mutevoli e incredibilmente vivi.

«Nei piccoli comuni delle aree interne la cultura è il presupposto dello sviluppo sociale ed economico, la condizione che rende possibile guardare al futuro con fiducia – ha sottolineato Lino Gentile , sindaco di Castel del Giudice –. Il RadicalMente Festival ha trasformato il nostro comune in un villaggio letterario e dimostra come la cultura possa generare comunità, opportunità, nuova vitalità e nuove energie. Un plauso a Casa Frezza per l’organizzazione dell’evento e per il servizio quotidiano che svolge a favore della nostra comunità, confermandosi presidio culturale prezioso per tutti noi». Tanti anche gli eventi collaterali, tra workshop, artigianato, le cene letterarie a Borgotufi.

L’ organizzazione del festival è stata resa possibile grazie all’impegno di un team dedicato, che ha lavorato con cura e passione: Luciana Petrocelli (direzione artistica), Rosita Levrieri (Responsabile unico PNRR), Adelina Zarlenga (Ufficio stampa), Carmelio Cenci e Marino De Nisio (Grafica), Federica De Felice, Remo Gentile, Elisabetta Gizzi, Marianna Santone e Angela Mosesso (Coordinamento organizzativo), il team di Casa Frezza e lo staff di Borgotufi.

Commenti Facebook