Con l’estrema concretezza e sincerità che caratterizza le mie azioni, ho sottolineato ai presenti alla riunione l’impossibilità di poter dare corso ad un accordo che non aveva ancora adeguate e necessarie risorse. Senza quelle gli accordi restano solo su carta!
Nel solco di quel percorso che stiamo compiendo da mesi per risanare i conti dell’Agenzia e trovare una soluzione seria, concreta, fattibile e finalmente realistica sia alle problematiche di chi vive ancora fuori casa sia a quelle dei tecnici che hanno prestato la propria professionalità nel campo della ricostruzione post sisma, è stata individuata proprio questa mattina – dopo un confronto serio e costruttivo con il Presidente Frattura e con il direttore dell’Arpc, il dottor Mastronardi – la soluzione migliore per poter disporre delle somme necessarie a dare seguito a quell’accordo.
Una anticipazione di cassa pari ad almeno un milione e centomila euro che ci consentirà di lavorare alacremente per la sottoscrizione dei prossimi Accordi di Programma Quadro che, a giugno, permetteranno all’Arpc l’accreditamento delle somme destinate ai tecnici. Somme che, sarà bene ricordarlo, non sono immediatamente disponibili ma deriveranno proprio dalle sottoscrizioni degli Apq e dalle rendicontazioni degli stessi.
Se anche nel passato si fosse agito con la stessa oculatezza, sono sicuro che oggi non avremmo vertenze di tale entità. Mi fa specie che oggi i sindacati, che rappresentano i lavoratori, stigmatizzino l’atteggiamento di chi, pensando proprio alla tutela delle categorie coinvolte, ha chiesto – e sta ottenendo – la disponibilità finanziaria per dare seguito agli accordi sottoscritti in Prefettura.
Salvatore Ciocca
Consigliere delegato alla Ricostruzione e alla Protezione Civile