di Stefano Manocchio
Abbiamo visto che sembrerebbe acclarato, anche se in politica nulla è certo finché non è ufficiale, che la candidatura a presidente della Regione Molise per le elezioni del 2023 nel centro destra sia stata assegnata in quota a Forza Italia. Il partito ‘azzurro’ a dispetto di una unità apparente in verità ha due anime, oltre alla lista ‘aggregata’ di Progetto Molise; da un lato si cerca un candidato della società civile, un politico ‘non di professione’ come figura chiave, ma non un tecnico, almeno secondo i ‘rumors’. Un esponente della società civile quasi avulso dalla politica istituzionale, un uomo di area al momento difficilmente identificabile. L’altra parte, invece, spingerebbe per candidare esponenti già in carica nelle amministrazioni pubbliche e anche con una certa esperienza di governo; su tutti, le preferenze di questa componente ricadrebbero sull’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere.
Il politico campobassano ha già fatto le prove generali, offrendo la propria candidatura alle ultime politiche ed organizzando una campagna elettorale ‘porta a porta’ al fianco di Claudio Lotito; sull’esito finale (non quello di Lotito certamente vincente) si potrebbe discutere, perché i numeri in fondo ci sono stati ma lo strapotere di Fratelli d’Italia anche in Molise ha di fatto annullato qualunque velleità di vittoria per tutti gli altri partiti.
Cavaliere è certamente navigato e sa come muoversi in campagna elettorale, non rappresenta una novità ma piuttosto il mantenimento della tradizione politica, essendo partito dalla Democrazia Cristiana per approdare infine e rimanere nel polo moderato. Non si è certamente fatto notare per polemiche o proteste, non semina zizzania e non rivendica quasi mai nulla pubblicamente; insomma la sua è un’immagine ‘tranquilla’ e di stabilità.
Se poi è questo è quello che cerca la coalizione non è dato sapere; il tempo sarà giudice imparziale degli sviluppi della situazione.
