La nuova legge rappresenta come ha sottolineato qualche collega presidente, un golpe, una mancata riforma, un provvedimento che non ci abolisce ma che trasforma un ente eletto con un doppione delle vecchie Comunità montane, senza risparmi e senza alcun beneficio per la collettività. Per questo motivo la mia preoccupazione è continuare ad affrontare il quotidiano senza i mezzi che lo Stato non ci fornisce, figuriamoci se possiamo preoccuparci delle nuove funzioni e delle nuove sfide chieste da Saitta e Renzi, senza trasferimenti e con seri problemi nell’approvare i bilanci correnti. Mi domando come si possano chiedere altri sacrifici, con una legge che calpesta il nostro ruolo, senza i fondi che ben 3 governi tecnici ci hanno negato e ci continuano a negare. Questa legge, caro Saitta, non riordina e non riforma, abolisce delle poltrone legittime per assegnarne altre, come si verificava per le Comunità Montane”.