NIAF, Fontana (M5S) chiede accesso agli atti: troppi dubbi sulla organizzazione del viaggio negli USA

Una vetrina internazionale oscurata da pressapochismo e mancata trasparenza; marketing territoriale sporcato da tanti, troppi lati oscuri. È questa l’immagine – afferma Valerio Fontana del M5S – venuta fuori in merito al viaggio negli Stati Uniti dove il Molise è stato ‘Regione d’Onore’ per l’Italia, nell’ambito delle iniziative organizzate per il 44° anniversario della fondazione Niaf (The National Italian American Foundation).
Già quasi cinque mesi fa il MoVimento 5 Stelle aveva denunciato la delibera n. 90/2019 con cui la Giunta regionale, d’ufficio e senza alcuna procedura di evidenza pubblica, ha stanziato 133.000 euro di risorse FSC per un evento fatto anche di cene di gala e vip cocktail: qualcosa che, ad esempio, ad una regione come la Puglia lo scorso anno è costato 40.000 euro in meno
.


Ciò che però è venuto fuori a ridosso dell’evento in programma ai primi di novembre, ha del grottesco. Ad oggi, infatti, non si capisce come sono stati spesi questi soldi; non si conoscono i nominativi della delegazione regionale e non si conosce l’elenco delle aziende effettivamente partite per gli Stati Uniti. Infatti delle 20 aziende annunciate, a quanto pare, ne sono partite solo 18, motivo per cui ci chiediamo se l’elenco è stato soggetto a scorrimento.


Ma abbiamo anche grossi dubbi sulla modalità di scelta delle aziende partecipanti. Un esempio: le imprese volate negli Usa sono state scelte con il metodo della chiamata a sportello: in pratica sono stati scelti i primi 20 a fare domanda. Una cosa ridicola visto che forse il metodo da utilizzare avrebbe dovuto tenere conto anche del merito e della capacità di competere sui mercati internazionali, senza nulla togliere a chi ha partecipato.
Inoltre, in qualche caso, su questo viaggio dai nobili intenti ci sono dubbi finanche sulla rispondenza tra la mission di alcune di queste aziende e gli obbiettivi dell’iniziativa.

Facciamo un altro esempio: nonostante stiamo parlando di un progetto di promozione turistica, tra le aziende partecipanti figura una farmacia, per giunta inserita nella categoria ICT, cioè Tecnologie dell’informazione e della comunicazione.


In aggiunta – continua il consigliere regionale – parliamo di un viaggio deciso a inizio anno, programmato con delibera a marzo ma previsto in un bando pubblicato solo a ottobre scorso, a pochi giorni dalla partenza”.


Il portavoce M5S in Consiglio regionale, Valerio Fontana, ha fatto richiesta di accesso agli atti per poter leggere il progetto esecutivo inviato dal Niaf che, per giustificare l’importo speso dalla Regione, ha dovuto presentare un progetto con la specifica della ripartizione di tutte le spese. In pratica con l’accesso agli atti vogliamo capire come sono stati investiti questi 133.000 euro dei cittadini molisani, capitolo per capitolo.


Ma, come detto, vogliamo anche sapere da chi era formata la delegazione molisana; quali sono le aziende effettivamente partite; chi sono i legali rappresentanti di ciascuna di esse e quali sono stati i delegati partiti negli Usa in rappresentanza di queste aziende visto che più di qualcuno ha sottolineato addirittura nominativi di riferimento uguali rispetto ad aziende partecipanti diverse”.


Per questo Valerio Fontana è stato anche il primo firmatario di una interrogazione, presentata insieme ai colleghi Angelo Primiani e Fabio De Chirico, già depositata in Consiglio regionale e rivolta al governatore Donato Toma e all’assessore regionale al Turismo, Vincenzo Cotugno.
Un atto con cui, appunto, chiediamo di conoscere le generalità dei componenti della delegazione molisana che hanno preso parte alla missione specificando, per ognuno, a carico di chi sono stati posti i relativi oneri di trasferta; l’elenco definitivo delle imprese che hanno preso parte all’evento indicando per ognuna la ragione sociale, il nominativo del legale rappresentante e il nominativo del soggetto che ha preso effettivamente parte alla missione specificandone la qualifica; se è vero ci siano state rinunce da parte delle aziende e, nel caso, perché l’elenco non è stato oggetto a scorrimento e chiediamo se la procedura a sportello sia davvero funzionale al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’iniziativa.
“Un evento che andava curato nei minimi dettagli per poter portare giovamento all’intero tessuto economico e imprenditoriale del Molise –
spiega Valerio Fontana – è stato invece gestito con superficialità e confusione. Faccio riferimento anche all’assenza del Basso Molise dalla geografia delle aziende scelte: un aspetto che non rende giustizia al contributo che tanti bassomolisani hanno dato e danno al Molise soprattutto in termini di offerta turistica. Insomma, sono ancora tanti i dubbi che ruotano attorno a questo viaggio e, come facciamo ogni qual volta di mezzo ci sono i soldi dei molisani, vogliamo far luce su qualsiasi aspetto. Dovrebbe essere interesse anche di Toma, Cotugno e dell’intera giunta”.

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