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Michele Di Giglio, sulla sottoscrizione referendum da parte de ‘Il Molise di tutti’

Anche con qualche meraviglia, ho letto che Antonio Di Pietro, assieme al portavoce dell’Associazione politico-culturale ‘Il Molise di tutti’, il consigliere di maggioranza Cristiano Di Pietro e l’assessore comunale di Montenero di Bisaccia, Simona Contucci, hanno sottoscritto gli otto referendum abrogativi di altrettante leggi, proposti dall’on. Giuseppe Civati. Anche “convintamente”, si legge, benché senza improvviso innamoramento. È tutto legittimo, se non fosse che i toni estremamente critici rispetto al premier Renzi trasformino posizioni di merito anche (in parte) condivisibili in un attacco politico che merita qualche riflessione in chiave locale. i tre firmatari, e il loro movimento, sostengono un Presidente di Regione renziano doc. E anzi, della sua giunta regionale vantano pure un assessore esterno. Allora, le “segrete stanze” del “renzusconismo” – così recita il loro comunicato d’attacco – valgono solo fuori casa e non qui? Non risulterebbe più opportuno evitare di spostare i piani e magari rispettare con maggiore equilibrio gli alleati e i loro leader? Molto spesso capita anche a noi di non condividere le posizioni di Antonio Di Pietro, ma non siamo soliti esternarlo con veemenza ai limiti dell’offensivo. Anzi, proprio per rispetto dell’alleanza politica, evitiamo dichiarazioni pubbliche. Forse è una prassi non tanto fuori moda e magari da riscoprire anche nel mondo mediatico-politico dove a volte ci si illude che valga la regola del chi fa più rumore! Liberi tutti ovviamente sulle posizioni di merito referendarie (e ci mancherebbe!), quindi, ma attenti a non alzare il tono del conflitto politico.

Michele Di Giglio Vicesegretario del PD Molise

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