L’Italia svolta a destra, Sinistra ai minimi storici. Liberi e Uguali convoca assemblea nazionale sul Programma

Il nuovo anno si apre in continuità con un orientamento sempre più diffuso nella società italiana, tra disaffezione politica, sfiducia nei partiti, rassegnazione e astensionismo. La crisi aperta dal crollo delle Borse del 2007 stenta a chiudersi. Si è attenuato l’astio popolare nei confronti delle Istituzioni  rispetto al triennio più cupo tra 2011 e 2014, ma permane un senso di provvisorietà, incertezza sul futuro e assenza di sicurezza che non giova a nessuno.

Il mercato del lavoro è sempre più disarticolato, precario e frammentato, ed è sempre più difficile rinnovare i contratti collettivi, garantire la sicurezza sui posti di lavoro e difendere il potere d’acquisto dei salari rispetto all’aumento del costo della vita. L’insicurezza sociale aggravata dai tagli ai servizi pubblici essenziali spinge i cittadini ad aggrapparsi alle posizioni più reazionarie, di formazioni più inclini alla protesta che alla proposta.  Il vento di destra ha portato Trump alla Casa Bianca, spinto l’Inghilterra fuori dall’Unione Europea, ed ha decretato le vittorie di partiti e movimenti xenofobi in Germania, Francia, Polonia e da ultimo in Austria dove i Ministeri più significativi sono finiti nelle mani di esponenti che si richiamano apertamente al nazionalismo e a posizioni inconciliabili con la democrazia. L’Italia sarà il prossimo Paese in cui la destra segnerà una vittoria storica.
La protesta priva di radici, programmi credibili e di idea di futuro, si ritroverà ad essere il primo partito italiano con poco meno di un terzo dell’elettorato. Oltre un terzo saranno coloro che si orienteranno verso l’alleanza politica più propriamente di destra costituita da Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il Partito Democratico  che esprime posizioni  centriste e tecnocratiche sommando i voti anche delle liste alleate oscilla tra il  20% ed il 25%, nel mentre l’alleanza di sinistra “ LIBERI e UGUALI “ è accreditata tra il 7% ed il 10%.
In questo scenario il 7 gennaio si terrà a ROMA la prima riunione dell’Assemblea Costituente Nazionale di  “ LIBERI e UGUALI “  per predisporre la proposta programmatica elaborata in una serie di eventi tematici che si sono svolti a metà dicembre in diverse città  ( Roma, Napoli, Firenze, Padova e Brescia ) e avviare la campagna elettorale più dura di ciò che resta della sinistra italiana dal dopoguerra ad oggi. Basta osservare i dati dei partiti che hanno rappresentato la sinistra nel nostro Paese ( PCI,PSI, PDUP, PSIUP, DP, PDS, Rifondazione Comunista, PDCI, DS e altri ) per rendersi conto che mai  alla vigilia di una campagna elettorale ci si era ritrovati con previsioni così avverse. C’è un senso di smarrimento politico e di confusione che rischia di accentuare le difficoltà e scoraggiare anche i militanti più dinamici.
Occorre uno scatto di reni in Italia e in Molise per dar vita ai Coordinamenti Regionali, Provinciali e Comunali di “ LIBERI e UGUALI “ per unire le forze e lottare casa per casa, voto per voto come ci ammoniva Enrico Berlinguer per raggiungere il miglior risultato possibile nelle condizioni date, ed evitare la cancellazione di una cultura politica che ha garantito diritti sociali, conquiste democratiche, progresso e benessere in Italia e nel Mondo.
Michele Petraroia
Assemblea Costituente Nazionale LIBERI e UGUALI
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