Terminal di Campobasso, dopo Corpus Domini partiranno i lavori

Terminal di Campobasso, Gravina: «Abbiamo mantenuto la promessa fatta alla città: partiranno subito dopo Corpus Domini i lavori di riqualificazione di un’opera simbolo da circa 40 anni della cattiva politica»

«La riqualificazione del Terminal di Campobasso era una delle promesse che avevamo fatto ai cittadini Campobassani e l’abbiamo mantenuta», così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, ex sindaco del capoluogo regionale, ha commentato l’avvio concreto delle procedure propedeutiche all’imminente partenza ufficiale dei lavori al Terminal di Campobasso. 

«Oggi c’è stata, proprio nell’area del terminal, la riunione organizzativa per definire gli spazi di cantiere ed essere pronti ad avviare i lavori subito dopo Corpus Domini, a cavallo della chiusura delle scuole, rendendo finalmente degna di una città capoluogo una delle opere simbolo, da circa 40 anni, del degrado e della cattiva politica. A fine lavori l’immobile potrà offrire servizi come biglietteria, sala d’aspetto, deposito bagagli, bar, ristorante e piccole attività commerciali, oltre ovviamente ai servizi igienici.

E per chi ha liquidato maldestramente questo intervento come “piovuto dal cielo per merito del PNRR” ricordo, invece, – ha sottolineato Gravina – che questo lavoro, come gli altri inseriti nel cosiddetto PINQUA, veniva finanziato con fondi ministeriali quando il PNRR ancora non esisteva e questo solo grazie ad un progetto di grande qualità, pensato dalla nostra amministrazione e scritto insieme ad una squadra multidisciplinare del Comune di Campobasso. A costo zero per l’Ente, è bene sempre ribadirlo, ci si aggiudicava così questo importante finanziamento, superando città ben più blasonate del nord Italia.

Questo intervento, una volta completato, consentirà anche di avere nuove entrate per il Comune di Campobasso, proprio perché si è amministrato con un occhio “manageriale” – ha spiegato l’attuale consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – attento a trovare nuovi spazi finanziari senza aumentare le tasse, ma aumentando le entrate tramite il patrimonio pubblico; averlo fatto senza il ricorso alla “finanza di progetto”, come accaduto in altri comuni e a tutto vantaggio del privato, consentirà, quindi, di avere nuove risorse da colui che lo gestirà mediante una gara pubblica, senza privilegi per amici o sodali, ma nel solo interesse dell’utenza e della cittadinanza tutta.

Il terminal di Campobasso, infatti, – ha detto in conclusione Gravina – tra autostazione (pedaggi e servizi a carico delle compagnie di trasporto) e area privata, potrà generare nuove entrate pari a circa 500.000 euro, a tutto vantaggio per le manutenzioni di strade, marciapiedi e servizi essenziali per il miglioramento della qualità della vita di una comunità». 

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