L’eredità linguistica di Pier Paolo Pasolini. Dal 28 al 30 ottobre Convegno internazionale all’UniMol

L’Eredità Linguistica di Pier Paolo Pasolini (1922-1975). All’Università degli Studi del Molise, dal 28 al 30 ottobre, la tre giorni internazionale – a cura di Antonio Montinaro e Annibale Gagliani (UniMol) – per esplorare il linguaggio di un poeta e intellettuale senza confini a 50 anni dalla scomparsa.

In un’intervista che Pier Paolo Pasolini concedette a Stoccolma il 31 ottobre 1975, l’ultima prima della sua tragica morte avvenuta tra l’1 e il 2 novembre, il giornalista Philippe Bouvard a un certo punto gli chiede in francese quale qualifica professionale preferisse: poeta, romanziere, dialoghista, sceneggiatore, attore, critico, regista. E l’intellettuale risponde, dopo aver riflettuto un paio di secondi, che nel passaporto scrive semplicemente scrittore. La domanda posta dall’intervistatore sottende una difficoltà con cui si deve confrontare ogni studioso che si avvicina alla figura di Pasolini, dovendo appunto fronteggiare la vastità della sua produzione artistica e saggistica e l’eccezionalità della sua poliedrica figura: attore, giornalista, insegnante, militante politico, opinionista, pittore, regista, scrittore in poesia e in prosa, saggista, sceneggiatore, teorico della lingua, traduttore (e probabilmente si potrebbe continuare).

Una tale versatilità ha inevitabili ricadute anche sul piano linguistico, che inducono a un quesito: si può attraversare l’esperienza pasoliniana cercando di ricavarne i tratti salienti della lingua, o meglio, delle lingue che l’hanno veicolata, verificandone l’eredità?

È anche per rispondere a questa domanda che studiose e studiosi si riuniranno all’UniMol durante il Convegno che intende soprattutto approfondire la complessità linguistica e culturale dell’opera pasoliniana, grazie ai contributi di illustri relatori e relatrici provenienti da diverse università italiane e straniere.

Patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise e dall’Ordine dei Giornalisti del Molise,il Convegno si articolerà in tre giornate di lavori dedicate ai molteplici linguaggi pasoliniani – dal dialetto alla lingua letteraria, dal cinema alla critica sociale – per indagare la vitalità e l’attualità della sua eredità linguistica, intellettuale e culturale.
La tre giorni internazionale si aprirà martedì 28 ottobre, alle ore 14.00, con i saluti istituzionali del Rettore, prof. Giuseppe Peter Vanoli e delle Autorità accademiche e istituzionali,

La lectio inaugurale sarà a cura di Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusca.
Aula Magna “Vincenzo Cuoco” – I Edificio Polifunzionale, viale Alessandro Manzoni, Campobasso.

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