Larino, conseguenze della pandemia sulle persone fragili. Il PD: “Si attivi il servizio di supporto psicologico”

Riattivare il servizio di supporto psicologico a distanza nel centro frentano, come avvenne nello scorso mese di marzo, in occasione dell’esplosione della prima ondata pandemica. E’ la proposta che arriva dal Partito Democratico di Larino.


“La grave emergenza sanitaria in atto nel basso Molise e nella nostra città – spiega la consigliera del PD Alice Vitiello – ha acuito lo stato di malessere psicologico diffuso soprattutto tra le persone più fragili, in particolare gli anziani, le persone sole, le famiglie che assistono disabili e pazienti affetti da Covid e da altre patologie all’interno delle case, ma anche tra chi ha perso un proprio familiare in seguito alla malattia. Proponiamo per questo di riattivare quanto prima lo ‘sportello di ascolto ’ rivolto a tutti i cittadini residenti nella nostra città ed in particolare alle persone esposte a condizioni di maggiore fragilità ed isolamento ed a quelle in stato di sofferenza.


“Un anno fa – ricorda l’ex assessore alle politiche sociali – in occasione dell’esplosione della prima ondata pandemica, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale di Larino predispose e attivò il servizio telefonico gratuito di supporto psicologico a distanza, con l’ausilio di professionisti del settore.
Tale servizio si rivelò un prezioso contributo in termini di assistenza nei confronti di coloro i quali avevano maggiore bisogno di aiuto.


Considerata la situazione di grave emergenza in atto – aggiunge Alice Vitiello – chiediamo al Sindaco ed all’assessore alle Politiche Sociali, di riattivare a breve il servizio, prima che la pandemia, che non è solo un’emergenza sanitaria ma anche sociale, economica e psicologica, non abbia effetti ancor più penalizzanti sulla nostra comunità, in conseguenza delle nuove restrizioni imposte per arginare la diffusione dei contagi da Covid. Un ulteriore rischio – conclude la consigliera del Pd – che non possiamo permetterci”.

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