L’ambiente è una risorsa. Si eviti la devastazione del paesaggio ed il sacco edilizio del Molise

In silenzio avanza nelle segrete stanze romane tra le pieghe del decreto Sblocca – Italia l’autorizzazione ad utilizzare i primi 200 milioni di denaro pubblico per un inutile collegamento autostradale tra Oratino e Cantalupo. In assenza di un progetto esecutivo serio tra San Vittore e Termoli, in assenza dei 3,5 miliardi di euro che occorrerebbero per completare l’infrastruttura viaria e in assenza del co-finanziamento privato si rischia di far devastare, stravolgere e deturpare parte del Molise Centrale senza che si determini alcun vantaggio per le popolazioni locali.
Guadagnerebbero i progettisti, i tecnici ed i venditori di cemento. Perderebbe il Molise che conquista il Premio Nazionale “Angelo Vassallo” dell’ANCI  con il progetto di recupero ambientale “Borgo Tufi” di Castel del Giudice.  Perderà il Molise che da dodici anni promuove a Casacalenda la rassegna “Molise Cinema” che intende candidare il nostro territorio per girare film, fiction e sceneggiati televisivi.
Perderà il Molise che celebrerà tra qualche giorno con il plauso e con il riconoscimento ufficiale del Capo dello Stato Giorgio Napolitano i venti anni di “Cammina, Molise!” quale format di attrazione turistica che si fonda sui tratti paesaggistici ed ambientali del territorio. Perderà il Molise della più grande Oasi WWF d’Italia della Riserva Naturale di Guardiaregia – Campochiaro già minacciata da impianti impattanti che rischiano di nuocere anche all’Istituzione del Parco Nazionale del Matese.
Perderà il Molise dell’agricoltura, dell’artigianato, dell’economia turistica, dei beni culturali, delle tradizioni popolari, dei tratturi, dei tartufi, della Pezzata, della Tintilia, dell’ecosostenibilità e dello sviluppo compatibile. Se non si adotteranno misure di tutela legislative a livello regionale, con somma urgenza, nel giro di qualche hanno il nostro territorio rischia di rimanere sventrato da un tratto autostradale tra Oratino – Cantalupo, assolutamente inutile e da migliaia di pale eoliche, impianti di produzione da fonti rinnovabili, piattaforme per l’estrazione di petrolio a largo di Termoli e da interventi di cementificazione del suolo invasivi e devastanti.

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