Jelsi / L’associazione Sant’Anna non si arresta: la devozione unisce passato e presente

Sant’Anna prosegue e si rinnova nonostante le misure restrittive e lo fa costituendo, in sicurezza e nel rispetto delle norme, un nuovo comitato istituito in associazione nell’anno del 215° anniversario. Al precendente gruppo che ha accumulato esperienza durante il periodo in carica , giunto al terzo e ultimo anno di mandato, si unisce quest’anno il sopracitato che, come di prassi, lo andrà ad affiancare al fine di instaurare una collaborazione che unirà insieme passato e presente.

Il rapporto tra le parti menzionate, slittato di qualche mese, ma non venuto meno nonostante l’ arresto temporaneo, avrà come obiettivo comune la buona riuscita della festa in onore della Santa che, in un periodo alquanto surreale, si focalizzerà soltanto sul rituale religioso, coinvolgendo in ogni modo l’intera popolazione che prosegue per forte fede religiosa, tradizione e spirito di comunità, una festa che viene tramandata ormai da secoli.

La collaborazione con il comitato in carica, risulterà una sorta di apprendistato, al fine di acquisire le competenze necessarie per portare avanti la festa, mantenere elevato il livello a cui è arrivata, la quale negli anni si è arricchita grazie a idee innovative ed originali, che di volta in volta si sono fatte tradizione. Come di consueto, non appena è stato possibile, l’assemblea dei membri nominati dal comitato uscente, si è riunita per eleggere il presidente, il quale è stato individuato nella figura del dott. Luigi Michilli, farmacista, che pur non essendo nato a Jelsi, è ormai jelsese a tutti gli effetti, vivendo qui da più di 30 anni ed entrato a far parte in maniera viva e attiva in molteplici attività della nostra comunità.

Il presidente neoeletto ha accettato con visibile commozione la carica, consapevole delle responsabilità e dell’impegno che tale necessita. La festa di Sant’Anna, infatti negli anni, ha acquisito onori a livello europeo e mondiale, a tal proposito in fase di candidatura per il riconoscimento come patrimonio immateriale Unesco.

Quest’anno, nonostante i modi inconsueti, il comitato designato si impegnerà a collaborare con il comitato attuale che ha portato avanti i propri impegni presi con maestria e laboriosità. Le mansioni saranno minime ed essenziali dato le restrizioni, senza dimenticare che la protagonista assoluta resta la devozione sincera verso l’amata Santa, che verrà a rafforzarsi in un anno decisamente anomalo. Si sa che quest’anno sarà tutto diverso, ma Sant’Anna non si può fermare, almeno nel cuore di ogni jelsese. L’importanza di questo passaggio di testimone, soprattutto in questo periodo, ci da la consapevolezza di un sentimento comune, che va oltre le paure e le incertezze del tempo storico, forti del fatto che il 26 luglio sarà Sant’Anna, in un modo o nell’altro.

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