(Adnkronos) – ''Credo sia velleitario speculare su scenari che non si sono verificati. Certe decisioni non si prendono su basi ideologiche. In ogni caso posso dire che non penso accadrà, ma posso garantire che una decisione del genere" come l'eventuale uso delle basi militari Usa in Italia, ''dovrà fare un passaggio parlamentare, a differenza di quello che è accaduto quando al governo non c'eravamo noi''. Così la premier Giorgia Meloni parlando del conflitto in Iran nella sua replica alla Camera dopo la discussione in Aula sulle comunicazioni del governo in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno 2025. ''L'Italia non è impegnata militarmente – ribadisce – Non ha partecipato in alcuno modo e non partecipa alle azioni in corso. Come ha detto chiaramente il ministro Crosetto, non è stato chiesto l'uso delle basi statunitensi in Italia e, chiaramente, potranno essere usate solo con l'autorizzazione del governo italiano. Personalmente penso che sia abbastanza velleitario speculare su scenari che al momento non si sono verificati, soprattutto in un contesto in rapida evoluzione''. "L'Iran deve cogliere l'opportunità di un accordo" con Washington sul "proprio programma nucleare". "Obiettivo prioritario per l'Italia è il cessate il fuoco a Gaza". La premier lo sottolinea nel corso delle comunicazioni in Aula. "Approfitto per confermare quanto è già stato dichiarato dal ministro degli Esteri, Tajani, dal ministro della Difesa, Crosetto, in questi giorni circa il fatto che nessun aereo americano è partito da basi italiane e che la nostra Nazione non ha in alcun modo preso parte ad operazioni militari", dice la presidente del Consiglio. "Siamo convinti che solo un'azione diplomatica coordinata possa garantire la pace nella regione ed è la ragione per la quale avevamo sostenuto con convinzione le negoziazioni tra Usa e Iran, che abbiamo ospitato come sapete a Roma in questi mesi. Siamo pronti a fare la nostra parte anche oggi, ma è giunto il tempo di abbandonare ambiguità e distinguo. L'Iran deve evitare ritorsioni contro gli Usa e cogliere l'opportunità oggi di un accordo con Washington sul proprio programma nucleare, consapevole che è possibile portare avanti un programma civile in un modo che garantisca la totale assenza di fini militari. Gli Emirati Arabi Uniti in questo senso sono un modello nella Regione'', evidenzia la premier, ribadendo che sulla crisi "la posizione del governo italiano rimane chiara. Reputiamo molto pericolosa l’ipotesi che l’Iran si doti dell’arma nucleare". Un "Iran come potenza nucleare – dice la premier – non rappresenterebbe solamente un pericolo vitale per Israele, ma avvierebbe una rincorsa a dotarsi di armi atomiche da parte degli altri attori dell’area, innescando un effetto domino molto pericoloso anche per noi". ''Stiamo monitorando'' la situazione sullo Stretto di Hormuz, ma l'Italia ha gli ''approvvigionamenti energetici necessari'', afferma Meloni, annunciando anche che ''è allo studio la possibilità di ricollocare l'ambasciata a Teheran temporaneamente in Oman". "Comprendiamo tutti molto bene i potenziali, enormi rischi derivanti da un'ulteriore destabilizzazione di una regione già molto provata e penso che in questa fase così delicata sia importante il dialogo tra governo e Parlamento, governo e opposizione per il bene e la sicurezza degli interessi della nostra Nazione. Farò ovviamente del mio meglio per mantenere e ampliare questo dialogo", afferma la presidente del Consiglio. "Ribadiamo il nostro forte sostegno alla mediazione intrapresa da Stati Uniti, Egitto e Qatar". Il "futuro della Striscia può iniziare solo con la liberazione degli ostaggi e il disarmo di Hamas", dice la premier nel corso delle comunicazioni. Una "cessazione permanente delle ostilità è necessaria anche per poter avviare la sfida della ricostruzione, in cui credo che le Nazioni arabe debbano svolgere un ruolo preminente. E in cui, è chiaro, Hamas non potrà avere alcun ruolo". "Per la Palestina – rimarca Meloni – siamo pronti a fornire il nostro contributo per un assetto futuro in cui i due popoli possano convivere in pace, dignità e sicurezza, in cui i terroristi non possano avere alcun ruolo e in cui la Striscia di Gaza non possa mai più essere una piattaforma per attacchi verso Israele". Al "contrario, nel quadro di una soluzione concordata", avverte, "una riformata Autorità Palestinese dovrebbe, a nostro avviso, assumere responsabilità sempre maggiori di governo e la gestione della sicurezza sia in Cisgiordania che a Gaza. Per ottenere questi risultati sono necessarie scelte coraggiose, in primo luogo da parte di Israele. È necessario un processo politico che conduca alla soluzione dei due Stati, con garanzie di sicurezza reali e credibili per Israele e una piena normalizzazione dei rapporti con il mondo arabo e islamico, portando a compimento il processo avviato con gli Accordi di Abramo". Parlando della situazione in Ucraina, "assistiamo ad una fase estremamente delicata del conflitto, con l'assenza di progressi sostanziali sul piano negoziale, specie in termini di cessazione delle ostilità. Alla luce di questi sviluppi sono due le direttrici sulle quali ci stiamo muovendo: sostegno all'Ucraina e pressione sulla Russia", dice la premier. "L'obiettivo immediato – aggiunge – è un cessate il fuoco che fermi i combattimenti, che lasci il campo alla diplomazia per discutere un vero e duraturo accordo di pace che giocoforza avrà un impatto anche sull'architettura di sicurezza europeo. Credo che sia evidente a tutti come l'impegno dell'Ucraina a favore della pace è un impegno chiaro, a partire dalla disponibilità ad accettare il cessate a fuoco fino alle ripetute manifestazioni di disponibilità a colloqui diretti con la Russia, che abbiamo visto a Istanbul con l'invio di una delegazione qualificata e le proposte concrete, credibili per un percorso negoziale". "La Federazione russa deve ora dimostrare di volersi seriamente impegnare al tavolo negoziale. Al momento purtroppo non vediamo questo impegno come dimostrano i sistematici e premeditati attacchi contro gli obiettivi civili, particolarmente alla vigilia di eventi importanti. Penso quindi che in questa fase – rimarca – sia importante esercitare sulla Russia una pressione coordinata: siamo pronti a farlo con il diciottesimo pacchetto sanzionatorio attualmente in discussione a Bruxelles che si concentra sulla flotta ombra di petroliere riconducibili alla Russia utilizzate per aggirare le sanzioni e più in generale sul settore energetico e sul settore bancario". Capitolo Alleanza Atlantica. ''Al vertice Nato siamo pronti al confronto sulla proposta Rutte'', dice la premier parlando alla Camera. Quello sulle spese per la difesa "sarà un percorso compatibile con le altre priorità del governo, coerente con impegni presi dalla maggioranza e definite nel programma di governo. Senza difesa non c'è sicurezza e senza sicurezza non c'è libertà e non può esserci benessere e prosperità", rimarca la presidente del Consiglio. Dal vertice Nato emergerà ''l'impegno per tutti i membri ad arrivare al 3,5 per cento in spese di difesa e 1,5% in spese di sicurezza''. Impegni "importanti che l'Italia, finché ci sarà questo governo, rispetterà perché l'alternativa sarebbe più costosa e peggiore. Non lasceremo l'Italia esposta, debole, incapace di difendersi e di tutelare i suoi interessi''. Nelle comunicazioni alla Camera Meloni parla anche di migranti. La Commissione europea "ha presentato diverse proposte legislative concrete" come ad esempio "la lista europea di Paesi di origine sicuri che fa giustizia di tante, troppe decisioni dettate da una distorta lente ideologica alle quali abbiamo assistito per mesi qui in Italia", dice la presidente del Consiglio. Poi un annuncio sul settore auto: ''Sto lavorando con il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Merz per definire delle linee comuni a sostegno del settore automobilistico europeo. Penso che le tre nazioni, lavorando insieme, possano offrire uno stimolo importante alla riflessione''. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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