Il Tunnel senza tunnel, ovvero no al buco, si al grande scempio

Riceviamo e pubblichiamo

“Avete letto bene, è proprio cosi’. Ci smentisca il Sindaco se non è vero. Il vecchio progetto, che tutti pensavano sepolto per sempre, viene riesumato nella parte più devastante e speculativaa, quella più detestata che i cittadni di Termoli hanno giustamente chiamato “Grande Scempio”. Ricordate tutti di cosa si tratta. L’infausto progetto prevedeva la realizzazione di un tunnel di collegamento tra il porto di Termoli e il Lungomare Cristoforo Colombo e la costruzione sotto Piazza San Antonio e Pozzo Dolce di un enorme edificio polifunzionale di cinque piani comprendenti parcheggi, appartamenti, locali commerciali, teatro, ecc., quasi tutti di proprietà della ditta titolare del progetto. Una colata enorme di cemento in grado di cambiare irreversibilmente la natura e l’identità di un’area urbana tra le più belle della nostra città, la più caratteristica dal punto di vista paesaggistico, visto l’affaccio sul mare proprio di fronte al Borgo Vecchio. Ricordate pure che la scorsa campagna elettorale per l’elezione dl Sindaco di Termoli è stata quasi completamente incentrata sulla “questione Tunnel” tanto da trasformarla in in vero e proprio Referendum popolare.

Il candidato Roberti dalle prime titubante, valutando l’andamento della campagna elettorale, è passato dalla parte dei cittadini che con gran forza e in numerose occasioni avevano espresso il loro forte rifiuto di un’opera a dir poco scellerata. Sia in un incontro con rappresentanti dell’Associazione e del Coordinamento No Tunnel, sia in comizi pubblici Roberti ha assunto l’impegno di chiudere definitivamente la questione cancellando sia il Tunnel che il fabbricato polifunzionale proponendo invece solo la riqualificazione di Piazza San Antonio e dell’area di Pozzo Dolce con la riattivazione del parcheggio sottostante. Ora sembra proprio che Roberti, diventato Sindaco, non abbia intenzione di mantenere fede alle promesse fatte. Nella memoria dei cittadini di Termoli queste promesse sono ancora ben presenti ed essi mai e poi mai potranno tollerare di essere presi per i fondelli da un Sindaco che proprio su di essi ha fondato il proprio successo elettorale.

Da quel che si capisce l’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di cancellare il solo Tunnel e riproporre, sia pure leggermente rivisto, il progetto tanto inviso ai termolesi. In questo progetto non c’è niente da rivedere, va cancellato completamente e non solo nelle parti ritenute inutili o che non piacciono. Va conservata la destinazione a verde pubblico attrezzato di Piazza San Antonio e Pozzo Dolce progettando senza indugi la loro indispensabile riqualificazione attraverso un Concorso di idee di livello Nazionale con il coinvolgimento quanto più ampio possibile dei cittadini secondo i moderni dettami dell’Urbanistica partecipata. Una volta per tutte il Sindaco deve fare una scelta che nonostante le nostre ripetute sollecitazioni non ha mai voluto affrontare. La via maestra per dipanare la questione è quella della Revoca in auto tutela di tutti gli atti amministrativi relativi al progetto in causa, anche sulla scorta della sentenza del TAR Molise n. 209/2019 che ha invalidato l’intera procedura relativa alla sua realizzazione.

A giustificazione della sua inazione il Sindaco ha affacciato il timore di una richiesta di risarcimento da parte della ditta promotrice della finanza di progetto con cui l’opera si sarebbe dovuta realizzare. Un timore eccessivo dietro il quale, com’è lecito supporre, si nasconde l’intenzione di far rientrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta. Dagli atti comunali risulta infatti che in data 4 giugno 2021 è stata avanzata al Ministero dell’Interno dal Comune di Termoli una proposta progettuale per la rigenerazione urbana dell’area di Pozzo Dolce, proposta volta a ottenere un finanziamento sulla base del DPCM 21/01/2021.

Si dal caso però che il costo del risanamento dichiarato dall’Amministrazione Comunale è di ben 14.598.475 di euro, di cui cinque milioni finanziati dallo Stato e i rimanenti da un privato in finanza di progetto. Tolto il costo del Tunnel, migliaia di euro in più o in meno si torna all’investimento complessivo del fabbricato polifunzionale che la ditta De Francesco intendeva realizzare sbancando completamente sia Piazza San Antonio che il Pozzo Dolce”.

Comitato No Tunnel Termoli

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