Il Fuciliere e …i colpi scuri

adriana izziOgni spettacolo pirotecnico che si rispetti si conclude, in un assordante crescendo, con i colpi scuri, posti a  clausola di un fantasmagorico spettacolo di scintillanti meteore disegnate, in pioggia di luci,  sul fondale del cielo notturno. Il gran Fuciliere del capoluogo, in questa fase terminale della sua amministrazione, ha deciso di regalarci, senza mai farli precedere dai più scenografici giochi pirotecnici,   i soli colpi scuri, che stanno squassando in questi giorni  – prima, durante e dopo le sue dimissioni burletta –  Palazzo S.Giorgio, imprimendo a quelle stanze sonnolenti inconsuete atmosfere di attivismo sfrenato. Che si materializza in fondi magicamente ritrovati nelle pieghe di un bilancio sin qui incapace di sostenere l’acquisto di un gelato (sic!) e si declina in conseguenti interventi di vario genere e di varia entità. 

Attivismo scientemente sfrenato, perché meno controllabile sotto il profilo dell’efficacia e fors’anche dell’economicità; ed in più perché posto palesemente al servizio del teorema degli “ultimi cento giorni”, generalmente praticato dalle amministrazioni fiacche: quelle virtuose, infatti, lo sviluppano nei “primi cento”!  E qui i colpi scuri si caricano di un impatto dirompente, a fronte della calma piatta che ha caratterizzano i quattro anni precedenti, non lasciando  dubbi sulla loro finalizzazione preelettorale, volta a riconquistare consensi, smorzando le luci sulle pur evidenti vestigia dell’imprinting negativo impietosamente impresso alla città, quale stigma difficilmente cancellabile.   Ma l’artefatto cambio di passo, non sorretto da adeguata pianificazione di un’idea di città sostenibile,  il poco tempo ormai a disposizione, l’indice di gradimento in netto declino anche presso i decisori politici  stanno sortendo l’effetto di mandare in affanno il Fuciliere e di indurlo a rifugiarsi, sempre più spesso, nell’ adirato quanto patetico esercizio di menar fendenti alla cieca …Altri colpi scuri!   
Povero Sindaco, in sostanza sfiduciato dalla città tutta, oltre che dalla sua maggioranza; di cui ha fatto strame, riducendola, da iniziale “legione quadrata”,  ad esile “squadretta”, peraltro non più disponibile ad essere asservita in toto al suo dominio incondizionato.  Ne fanno fede le ormai consuete sedute consiliari valide solo in seconda convocazione, e, per di più, spesso con l’apporto dell’opposizione, costretta a garantire  il numero legale, per senso di responsabilità e per il decoro dell’Aula.   Povero Sindaco; la sua strategia  – improntata, alternativamente, a furbeschi ammiccamenti e  contumelie di basso profilo –  non funziona più e lo costringe a mostrare il suo vero volto: non quello rubizzo e pacioccone, aduso ad incontinenti boutades pubbliche, scomposte ed ineleganti, ma, in fondo, prive di esiti conseguenti. Bensì quello funesto e pericoloso di padre-padrone, pronto a sacrificare i suoi figli, anche i più fedeli, sbeffeggiandoli, insultandoli e dandoli in pasto alla cittadinanza, pur di salvaguardare la propria immagine e di garantirsi la ricandidatura.   In una recente intervista, nel corso della quale ha dato la stura ad elucubrazioni scorrette ed al limite della liceità, il padre-padrone ha rotto gli indugi, svelando appieno la sua natura, assai incline allo scarico di responsabilità ed al misconoscimento del supporto che assessori e consiglieri di maggioranza gli hanno fornito in varie circostanze, consentendogli di uscire indenne  – purtroppo – da duri scontri consiliari, ai quali è stato in grado di opporre la sola logica dei numeri. A poche ore dalla ritrovata coesione della maggioranza, o meglio di quel che ne resta, si è abbandonato, nella intervista innanzi richiamata, ad una goffa autoesaltazione, condita, tra l’altro, con toni di irridente minimizzazione della preziosa collaborazione a lui fornita dal prof. Toma, assessore tecnico di sua scelta, cui certamente è debitore della soluzione di diverse situazioni intricate.  Condita, altresì, di pesanti quanto accidiosi spunti polemici nei confronti del consigliere Colagiovanni, un tempo suo portavoce ed inossidabile sostegno nell’assise comunale. Colpi scuri, questi ultimi, che  assumono valenza di potenziale boomerang, per via della materia cui fanno riferimento! Anch’io  – che seggo tra i banchi dell’opposizione e che mi industrio di caricare il mio ruolo di valenza costruttiva, in nome del bene comune –  ho avuto l’onore di essere  oggetto di un…colpetto. Non andato a segno, però, a causa di un marchiano errore commesso dall’ineffabile Fuciliere, che mi accusa di non aver messo in sicurezza le prese di corrente nelle scuole, durante la gestione dell’assessorato alla Istruzione : non sono mai stata assessore all’Istruzione, bensì al Personale e per di più nella seconda metà degli anni ’90,  al tempo della prima consiliatura Massa…Colpi scuri alla cieca!!!   Ma la lista si fa ben più lunga  e complessa, se ci spostiamo a considerare altre vicende; dal trattamento riservato a qualche presidente di Commissione  – si pensi ai casi di Fratipietro e di Pascale –  alle deleghe revocate a qualche consigliere, cito qui a campione la vicenda di Marilina Niro, che ancora non trova formale motivazione. Per non parlare, infine, del rimpasto di Giunta, che si fa manifesto di sfiducia generalizzata : nei confronti degli assessori  scacciati  inopinatamente; di quelli trattenuti, ma con deleghe modificate e ridotte; delle new entry, cui ha riservato lo scomodo ruolo di parafulmine, in zona cesarini, rispetto alle legittime proteste civiche.  In tutte queste situazioni ed  in tante altre similari, che il tempo e lo spazio non mi consentono di ricordare, avrà avuto le sue ragioni, il Di Bartolomeo; di certo non ha ritenuto di esplicitarle in Consiglio! Col risultato di qualificarsi, agli occhi dell’osservatore ignaro, quale mirabile campione dell’usa e getta, nel breve e nel medio periodo.   Dunque, vien da ipotizzare …sotto a chi tocca, nei prossimi mesi.  Ma il futuro già si invera al presente: è di quest’oggi (27 – 11) l’ultima della serie. Il consigliere Basile ha formalizzato le sue irrevocabili dimissioni da presidente di due commissioni, per aver riscontrato  -presumo-   la inutilità del suo lavoro istituzionale, a fronte di decisioni già assunte al di fuori delle commissioni stesse.  E il Fuciliere colpisce ancora, in una incontenibile orgia di sgretolamento, la propria maggioranza…Che ne stia preparando una diversa per il botto finale???

Adriana Izzi  consigliera comunale di Cittadinoi      

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