Il CUS, Consorzio Utilità Sociale festeggia 25 anni di presenza sul territorio

E’ una grande comunità, mite e laboriosa, quella che guidata dal Presidente Domenico Mucci si è riunita martedì per scambiarsi gli auguri e festeggiare 25 anni di presenza sul territorio. Per la bella occasione si è ritrovato insieme un mondo fatto di tante persone, ognuna delle quale ha dato in questi anni il proprio massimo contributo per offrire il meglio agli ospiti delle strutture del CUS, CONSORZIO UTILITA’ SOCIALE, che in Molise e in Puglia si occupano di riabilitazione psichiatrica. E ovviamente c’erano gli ospiti a festeggiare con gli operatori, i collaboratori esterni e operatori dei CSM della provincia di Foggia. Una realtà importante, della quale pochi conoscono la portata, proprio per la sua stessa natura, che richiede un alto livello di sensibilità.
Il CUS, il Consorzio nato nel ’94, rappresenta la maggiore realtà interregionale, tra provincia di Foggia e Molise, con il più grande numero di dipendenti e utenti su una popolazione di circa un milione di abitanti. Tutto è partito da Gambatesa, dove è nata la Comunità di Riabilitazione Psicosociale Residenziale “G. Falcone” e dove è stato consolidato un modello. Dopo nove anni il modello è stato esportato, accolto in Puglia con la Comunità di riabilitazione psichiatrica residenziale “Casa Famiglia” di Cerignola e i due Centri diurni per utenti psichiatrici, “Il Sorriso” di Foggia e “L’Approdo” di Lucera. Ultimo nato in Molise è invece il centro diurno di Isernia “I colori della vita”.
E’ la centralità del paziente la forza del CUS, come tiene a sottolineare il presidente Domenico Mucci: “Tutto è concepito in funzione dei percorsi di riabilitazione che vengono curati da équipe multidiciplinari, composte da coordinatori, medici psichiatri, psicologi, tecnici della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali, infermieri ed educatori professionali. Ogni decisione viene presa di concerto e coerentemente con il piano terapeutico individuale di ciascun paziente. Tutti gli ospiti vivono in un ambiente familiare, che fa riscoprire loro la dimensione degli atti e dei gesti della vita quotidiana, partecipano alle attività didattiche, sportive e ricreative”.
Le azioni sono concepite per contribuire al fine primo della riabilitazione, ovvero il raggiungimento del massimo livello di autosufficienza personale dei pazienti. Il reinserimento lavorativo infine per gli utenti psichiatrici costituisce una fase fondamentale del recupero del massimo grado di autonomia personale e questo, per esempio, è possibile in Puglia grazie ai progetti che la Regione attiva ogni anno.
“Altrettanto importante è il clima aziendale – aggiunge il Presidente Mucci – nei prossimi mesi attiveremo corsi gratuiti per l’acquisizione dei crediti formativi, gli ecm, che normalmente richiedono impegno economico e di tempo ai professionisti del settore medico. Infine ci siamo dotati di una app, la “CUS94”, per veicolare meglio le informazioni”.
Ma ancora molto c’è da fare soprattutto in Molise dove il Presidente Mucci auspica una maggiore collaborazione da parte di tutte le Istituzioni.

Commenti Facebook