Il Comitato intercomunale esprime soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Codacons – per il tramite dei propri avvocati Ruta, Rienzi e Giuliano oltre che per il tramite del proprio presidente regionale, avv. Massimo Romano – avverso la sentenza del Tar Molise n.588/2014, fissando l’udienza pubblica per il prossimo 15 aprile 2015 e riconoscendo la necessità di una urgenza della trattazione di tutte le complesse questioni, anche e soprattutto ambientali, sollevate dal Codacons e dal Comitato Civico, connesse sia alla Verifica Ambientale Strategica sia alla Valutazione di Impatto Ambientale. Il Comitato intercomunale, che ha aderito al ricorso in questione, esprime soddisfazione per questo risultato importante.
“Siamo coscienti – dicono gli aderenti del Comitato – che è il primo passo, ma è fondamentale. La questione che ruota intorno all’impianto di Santo Ianni ormai si protrae da troppi anni, è giunto il momento di capire cosa si vuole fare  e ribadiamo l’intenzione di arrivare progressivamente alla sua chiusura.
Con il passare degli anni la  discarica ha subito vari ampliamenti, ricordiamo nata per servire solo 5 comuni, e quest’ultimo che vorrebbe la quadruplicazione delle tonnellate di rifiuti da trattare è quello che riteniamo essere più pericoloso, in quanto tale ampliamento dovrebbe soddisfare il trattamento di rifiuti dell’intera regione oltre che a contenerne altri che arrivano da regioni limitrofe. Non dimenticando che all’interno del sito sorge un capannone adibito al momento allo stoccaggio di rifiuti pericolosi e ci auguriamo non si voglia iniziare anche a trattarli.
Come Comitato Civico siamo in attesa di una risposta dopo aver protocollato una richiesta ufficiale all’Arpa Molise chiedendo risposte in ambito di valutazione di impatto ambientale, se esistono specifiche criticità riguardanti  i corsi d’acqua e il suolo, dovuti a possibili dispersioni di percolato, indagini che dovrebbero essere effettuate periodicamente per valutare la salubrità dell’aria, dell’acqua e del terreno, ma ancor prima a monte, ossia verificare se ci sono le condizioni necessarie, non nocive per la salute dei cittadini e dell’ambiente, per poter costruire impianti del genere.
Ricordiamo anche che la questione della discarica di Montagano, non influisce solamente sui paesi limitrofi, ma è una questione che interessa la collettività tutta in fattore di diritto alla salute. Pertanto continuiamo a rivolgerci a quei cittadini che hanno ancora delle rimostranze nei confronti dell’azione portata avanti dal Comitato, supportato dalle Associazioni AIG, Libera Molise e OML, di informazione di ciò che sta accadendo in materia ambientale nella nostra regione. Ci rivolgiamo altresì ai sindaci, in quanto non solo sentinelle del proprio territorio, ma responsabili in prima persona del bene collettivo, a voler “vederci chiaro” come il Codacons, il Comitato ed anche il Consiglio di Stato”.

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