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GdF: Continua con lo spaccio di droga, nonostante i divieti, ai domiciliari un uomo

Nella mattinata odi ieri 22 luglio la Compagnia della Guardia di finanza di Termoli ha eseguito una misura cautelare degli
arresti domiciliari, adottata dal Gip presso il Tribunale di Larino su proposta della locale Procura, nei confronti di
un cittadino italiano, per fatti inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.


Il soggetto, privo di qualsivoglia lecita fonte di reddito, era stato tratto in arresto dalle Fiamme Gialle di Termoli
lo scorso 3 marzo 2025 per l’ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto trovato in
possesso di grammi 26 di Hashish e 7,10 di cocaina (suddivisa in 11 dosi), nonché denaro contante per €
1.340,00 in banconote di piccolo taglio, ritenuto provento del reato contestato.


Il nominato in questione – inizialmente condotto presso la casa Carceraria di Larino e successivamente scarcerato
e sottoposto all’obbligo di dimora con divieto di uscire di casa dalle 20.00 alle 07.00 del giorno successivo – il 25
maggio 2025 era nuovamente denunciato a piede libero dalla Guardia di finanza di Termoli, per la medesima
fattispecie delittuosa, in quanto, a seguito di mirate attività investigative svolte d’iniziativa, veniva trovato in
possesso di altro stupefacente, che si reputava destinato allo spaccio (grammi 11,1 di cocaina, suddivisa in 8
dosi), nonché di denaro contante, valutato quale provento di reato (€ 415,00 in banconote di diverso taglio).


Nel segnalare il fatto all’Autorità giudiziaria, si richiedeva di considerare la possibilità di proporre
l’aggravamento della misura in atto dell’obbligo di dimora, stante il pericolo di reiterazione dei reati contestati.
La proposta del pubblico Ministero titolare del fascicolo veniva accolta dal Giudice per le indagini preliminari
che disponeva, a carico dell’indagato, gli arresti domiciliari presso la propria abitazione con divieto d’incontro
con persone diverse da quelle che con lo stesso coabitano.


Per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo
nel caso in cui intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.


L’attività di servizio testimonia il costante presidio della Guardia di finanza per la tutela della legalità, volto a
garantire la sicurezza dei cittadini e a contrastare fenomeni connotati da una più accentuata pericolosità sociale,
come lo spaccio di sostanze stupefacenti.

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