Flessione del credito alle imprese in Molise nel secondo trimestre 2015

Nel secondo trimestre del 2015 il totale dei prestiti verso le imprese (-1,9%) e dei finanziamenti alle famiglie (+3,4%) residenti in Molise risulta in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Ma per quanto riguarda le imprese, in particolare, permangono le difficoltà di accesso al credito degli ultimi anni soprattutto per l’edilizia e per le attività manifatturiere. Aumentano i depositi (+0,7%), mentre le sofferenze, segnalate in diminuzione nel trimestre in esame, restano ancora elevate se rapportante al totale degli impieghi. Sono queste le principali notizie diffuse dall’Ufficio Studi e ricerche di Unioncamere Molise in commento ai dati Banca d’Italia.
Al 30 giugno 2015, l’ammontare degli impieghi presso banche e casse depositi e prestiti in Molise è di 3 miliardi e 788 milioni di euro e, dopo anni di continui cali, mostra un leggero miglioramento di +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2014: in termini assoluti sono circa 22 milioni di euro in più.
A livello provinciale si assiste ad un andamento diametralmente opposto: mentre nella provincia di Campobasso gli impieghi a distanza di un anno aumentano dell’1% (+27 milioni di euro), al contrario nella provincia di Isernia in credito continua a diminuire, facendo segnare al 30/06/2015 un calo dello 0,5% (-5 milioni di euro).
Come si diceva, tale risultato è da attribuirsi all’aumento dei finanziamenti alle famiglie, mentre continua a diminuire il credito erogato a favore del sistema produttivo regionale. La stretta creditizia, infatti, ha determinato in questo trimestre una contrazione dei finanziamenti erogati dal sistema creditizio alle imprese molisane dell’1,9%, che si traduce in circa 31 milioni di euro in meno immessi nel sistema produttivo regionale rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
A livello provinciale a soffrire maggiormente la stretta creditizia sono state le imprese in provincia di Isernia con una contrazione del credito erogato rispetto al 2014 di -3,2%; in provincia di Campobasso, il credito concesso alle imprese è diminuito di -1,2%.  Scendendo nel dettaglio, il settore delle costruzioni risulta quello che in termini assoluti ha registrato la variazione negativa peggiore: sono 27 milioni di euro circa quelli mancanti rispetto al 2014 (-6,6%). Situazione peggiore in provincia di Isernia dove la variazione percentuale è stata di -9,0%, mentre nella provincia di Campobasso i prestiti erogati a tale settore sono diminuiti del 5,2%. Qualche difficoltà anche per il settore dell’industria in senso stretto: -2,3% il credito erogato in meno in provincia di Isernia, -3,0% in provincia di Campobasso.
In miglioramento, rispetto ad un anno fa anche la situazione per il settore dei servizi (+0,6%): in questo caso tale risultato è da attribuirsi alla situazione in provincia di Campobasso che vede un aumento del credito erogato al settore terziario pari a +0,9%; in provincia di Isernia la situazione resta stabile a ciò che succedeva un anno fa.  Se i depositi continuano a crescere (+0,7%) arrivando a circa 5 miliardi e 637 milioni di euro al 30/06/2015 è la situazione della qualità del credito a mostrare ancora qualche preoccupazione. Detto che le sofferenze, dopo anni di aumenti, nel secondo trimestre del 2015 diminuiscono del 3,2%, merito del risultato registrato in provincia di Campobasso (-5,1%), mentre Isernia segna un +1,4%, continua ad essere molto elevato il rapporto tra sofferenze e impieghi bancari, segno di una struttura economica regionale che denota ancora qualche difficoltà.
Per la nostra regione, infatti, l’incidenza delle sofferenze sul totale degli impieghi, nel periodo considerato, risulta pari al 15,4% a Campobasso, addirittura prossimo al 21% ad Isernia, valori molto più elevati se rapportati alla media nazionale pari al 9,8% e superiori anche alle altre regioni del Mezzogiorno (14,3%). Il valore medio regionale (16,8%) risulta così ben lontano dai valori delle altre ripartizioni geografiche.

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