(Adnkronos) –
Non ci sono segni evidenti di violenza sui corpi della donna
e della bambina di circa 6 mesi, trovate ieri pomeriggio nel parco di Villa Pamphili, a Roma. Dai primi rilievi non sono emerse sui corpi ferite da arma da fuoco o da arma da taglio. Il corpo della donna era in stato di decomposizione all’interno di un sacco nero a differenza di quello della bambina. I due corpi potrebbero appartenere a madre e figlia, secondo una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori che indagano sul caso. I poliziotti stanno cercando di identificare la donna, che sembrerebbe avere circa 40 anni, e la bambina (di 5-10 mesi), per riuscire a comporre il quadro di quanto accaduto. Da quanto emerso finora inoltre i decessi sarebbero avvenuti in momenti diversi: prima sarebbe morta la donna e poi la bambina. Sul posto oggi c'è stato un nuovo sopralluogo per reperti e ulteriori elementi. Sarà l'autopsia a chiarire le cause dei decessi. L’esame affidato al medico legale dal pm titolare dell’inchiesta, che avvierà il fascicolo per duplice omicidio aggravato, verrà eseguito martedì. La procura inoltre disporrà l’esame del dna necessario per risalire all’identità delle vittime. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di zona che potrebbero aver ripreso chi ha portato i corpi nel parco molto affollato nel fine settimana e che alle 21 chiude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Donna e neonata morte a Villa Pamphili, sono madre e figlia? Le indagini a Roma
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