Cucina e dintorni/Mangiare leggero o è leggero il mangiare?

di Stefano Manocchio*

L’approssimarsi del periodo estivo e la forte ondata di caldo che si sta registrando ovunque in questi giorni ripropone l’annosa questione gastronomica: in estate bisogna mangiare leggero e quanto? Frutta fresca e verdure dovrebbero farla da padrona, ma non dovrebbero mancare sulla tavola neanche durante il resto dell’anno e certamente una parmigiana con 40 gradi all’ombra non è esattamente la soluzione migliore; la calura inoltre ci incita all’inattività e troppe calorie sarebbero difficili da smaltire. In estate forse riprenderanno le sagre di piazza, durante le quali la popolazione si abbandona volentieri a libagioni tutt’altro che contenute: troneggiano le carni grasse, salsiccia in testa, i sughi densi, le portate di pasta abbondanti. E’ tutto sbagliato?

Molti invece sostengono che il problema sia più psicologico che reale, atteso che appesantirsi certo non fa bene e dicono che mangiare anche qualcosa di più pesante, casomai raramente, può non fare male e che, per dirla in maniera breve deve essere leggera la forma mentis e non la parte gastronomica. La verità, forse è nel mezzo.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Nasello ‘terra e mare’ (Ricetta e foto di Stefano Manocchio). Il nasello viene marinato in aceto (dolce di mele) e cotto in acqua e sale, con scalogno, olio, e carota; a parte realizzare un’insalata mista di lattuga, mais dolce, noci, condita con olio, aceto (dolce di mele) e succo di limone. In impiattamento adagiare il nasello su spinaci lessi conditi con olio, e sopra aggiungere l’insalata mista, alcune sfoglie di radice di zenzero, sale (rosa dell’Himalaya) e una foglia di basilico.

* giornalista appassionato di cucina

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