#corpedelascunzulatavecchia/Turismo e protezione civile, pietre miliari per il 2023… O no?

In quel tempo c’era la necessità di governare la periferia della nazione. Periferia che i padri
fondatori, illuminati e capaci, avevano chiamato: Regioni.

Sino ad allora le regioni avevano una fisionomia solo geografica, ma da quando furono istituiti i
Consigli Regionali divennero delle assemblee legislative, con “ricaduta” sul territorio. ”
Anche nel contado del Molise l’Assemblea Legislativa giunse, come tutte le altre regioni, nel 1970.

Dal 1970 abbiamo un Consiglio Regionale ed una Giunta Regionale che lavorano per il nostro bene.
Bene! O bene?

All’inizio di quel tempo si avevano dei politici che cercavano di fare il bene per il Molise. Certo
non avemmo la “curva di Arezzo” ma altre cose e/o opere che nel contesto di allora erano da
classificare come, quasi, dei miracoli. La politica era gestita dai partiti, e nelle riunioni di partito si decideva come e cosa fare per lo sviluppo dei territori. Certo si decideva anche chi mettere nei consigli di amministrazione o nei posti di comando, ma quello succede anche oggi. Succede anche oggi ma oggi a decidere è spesso una sola persona.

Ma non si è capito se lo facciano per “brevità operative” o per farsi meglio i fattacci propri. Non si è capito!
Ma veniamo ai nostri giorni: in questi nostri giorni si è persa assolutamente la capacità di fare
qualcosa per il territorio e di far crescere il territorio stesso. Politici che facevano crescere il territorio, territori che rinascevano l’operato dei politici e si comportavano di conseguenza. Rivotandoli o meno.

Con l’immissione della preferenza unica, ma ancora peggio della “legge del panda” con la
preferenza di genere, hanno costretto i politici a cercarsi i voti uno ad uno eliminando l’azione
politica in favore del territorio e girandola in favore della compiacenza personale e della relativa
riconoscenza.

Altro aspetto da tener presente la sempre maggiore percentuale di astensionismo che sta creando un nuovo partito. Il partito del non voto e del dissenso.

Un aneddoto: anni fa un consigliere regionale, in una fase di confidenza con un compagno di
coalizione ebbe a dire, parlando del suo “salto della quaglia” in vista delle nuove elezioni. “ se non facevo questo passaggio ero finito. Non gestire niente significa perdere voti e non essere rieletto”.

Poi, indicandomi: “mò famme sta zitte sennò quisse scrive tutte cose”. In effetti sono passati anni ma l’ho scritto. Anche se per carità cristiana ho omesso il nome. Gli ultimi due esempi di gestione a tutti i costi, secondo me, sono stati quelli della Consigliera Romagnuolo e dell’assessore Cotugno.

Hanno ambedue ricevuto delle deleghe “leggere” una volta si diceva “senza portafoglio” per
avvicinarsi in maniera più “adeguata” alla scadenza elettorale. In pratica come quando un esercizio commerciale per evitare un possibile passo incerto mette in offerta speciale tutto quello che ha in magazzino sperando i fare cassa e mettersi in salvo. Credo che la situazione sia più o meno la stessa.

Questo sta succedendo. Avvicinandosi la scadenza elettorale si cerca di rifinire il campionario delle offerte per i votanti, sempre di meno alle prossime elezioni. Una delega alla protezione civile con una situazione di smantellamento complessivo dei mezzi e delle persone, e con decine di ricorsi avverso la stabilizzazione, potrebbe, dico POTREBBE, essere una ottima merce di scambio per la richiesta di voti a febbraio 2023.

Altro aspetto quello del turismo con a capo, sinora, l’assessore Cotugno.
Il Molise negli ultimi anni non ha partecipato alla BIT (borsa internazionale del turismo) che si
tiene ogni anno a Milano. I giornali statunitensi ed inglesi parlavano delle magnificenze del Molise, ma il Molise non le pubblicizzava tramite il suo assessorato al turismo. Quest’anno il Molise parteciperà alla BIT di Milano, io ne sono contentissimo, ma attraverso L’AZIENDA
AUTONOMA SOGGIORNO E TURISMO DI TERMOLI. Ed anche qui vengono dei dubbi.

Nella scorsa legislatura regionale furono aboliti gli Enti Provinciali del Turismo (EPT), ma fu
“resuscitata” l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli creta nel 1962. Quindi niente enti Provinciali, ma una sola azienda che doveva proporre solo la promozione del turismo termolese? A leggere sul sito dell’azienda sembra sia proprio così, vedi azienda autonoma soggiorno di Temoli.


Quindi, se l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli fu creata, giustamente, per far
conoscere le peculiarità della cittadina di Termoli, questo nel 1962, e volevano farne una città
turistica, poi decisero di metterci le fabbriche che offrivano più posti di lavoro e da allora c’è il
grosso problema che i turisti vanno al pub sotto casa di chi la mattina dopo deve alzarsi alle cinque per timbrare in fabbrica, ma questo è tutto altro motivo.

Dunque, tornando a Bomba, nel 1962 creata l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli nel 2022, forse per il sessantesimo anno dalla fondazione, l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli riceve duecentomila euro dalla Regione Molise per partecipare alla BIT di Milano. A quale titolo? Come Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli o come “rappresentanza” dell’offerta turistica di tutta la regione? E se in rappresentanza di tutta la regione Molise, perché non se ne è occupato l’assessorato regionale al turismo?

Qui viene un altro dubbio: la delaga allo sport non è che sia stata data per far fronte ai “minori introiti” a livello di visibilità, derivanti dall’organizzazione della partecipazione alla BIT fatta dall’ Azienda Autonoma soggiorno e turismo di Termoli?

Faccio queste domande stupide perché venendo dalla campagna non capisco come funziona il
mondo cittadino e cerco di fare nuove scoperte. Andando avanti vedremo anche come finiranno queste cose.

Certo che fare dei lavori con considerevole “retroterra culturale” (duecentomila euro sono parecchi soldi) è cosa buona e giusta per chi li fa, cosa molto comoda. Come “direbbero” a Firenze “va a liette refatte”.

Cosa meno buona e giusta per le tante partite iva che la mattina iniziano e non sanno come andrà a finire la giornata. Adesso mi direte che quei duecentomila euro serviranno per fare decollare la giornata alle partite iva? Lo spero! Lo sperano tutti i molisani dal 1962, anno di creazione dell’azienda autonoma di soggiorno di Termoli.

Bene, e dopo questo preludio di vacanza, visto che tanto abbiamo parlato di turismo, nella speranza che ogni tanto il carrozzone Regione Molise non serva come dispenser di incarichi e visibilità con o senza prebende economiche, vi saluto con affetto aumentato e stima rivalutata augurando un serena giornata.
Statevi arrivederci.
Franco di Biase
P.S. non so se con la delega al turismo data all’assessore Cotugno sia cosa “buona e giusta” dopo la partecipazione alla BIT in siffatta maniera … non so!

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