Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori.
Il campeggio si propone come spazio aperto per costruire insieme momenti di incontro, dibattito e condivisione, dove le esperienze di lotta e di costruzione dal basso saranno al centro.
La prima giornata si articolerà attorno a due tavoli tematici:
– Marginalità come risorsa: per ribaltare la narrazione che vuole le aree interne come fragili o irrilevanti, valorizzandole invece come luoghi generatori di nuove forme di comunità, economia e autodeterminazione;
– Grandi progetti e difesa dei territori: un confronto diretto tra esperienze che si oppongono a opere devastanti per l’ambiente e per il tessuto sociale, dalla Sicilia all’Appennino, alla Val di Susa.
Tra gli interventi previsti:
Rossano Pazzagli (Università del Molise), APE Salerno, CISAV, Movimento No SNAM, Confluenza Piemonte, Ecologia Politica Network, Fridays for Future – SOS Bologna, Intifada Studentesca per la Palestina, e altri attivisti e collettivi impegnati nella difesa dei beni comuni.
Il 12 agosto sarà dedicato a un’escursione collettiva dalle Sorgenti del Volturno al Lago di Castel San Vincenzo, attraversando luoghi direttamente interessati dal progetto di Enel. Nel pomeriggio, si terrà un’assemblea finale per condividere proposte, strumenti e orizzonti comuni.
L’iniziativa è aperta a chiunque voglia contribuire alla costruzione di una rete di lotte contro le logiche speculative e per una reale transizione dal basso, fondata su giustizia sociale, ecologica e territoriale.
PROGRAMMA:
Prima giornata – 11 agosto
Mattina
Accoglienzapartecipanti
Sistemazione tende
Primo momento di conoscenza tra lepersone e congli spazi del campeggio
Pranzo autogestito a cura del Coordinamento. Prezzi popolari.
Pomeriggio–ore 15.00 circa
Confronto aperto sui temi:
1) Marginalità come risorsa
Le aree marginali spesso considerate territori fragili, sia nella narrazione dominante sia nell’auto percezione delle
persone che le abitano, possono invece generare nuove forme di socialità, economia e modi di vivere, alternativi
al modello imposto dal sistema economico attuale.
La marginalità nasce da depressione socioeconomica e abbandono, frutto di politiche che svuotano queste zone di
risorse e patrimoni. Eppure, proprio queste risorse rappresentano un valore unico da tutelare.
L’attacco ai territori marginali è anche culturale e simbolico, alimentato da una marginalizzazione del senso
comune e da un’auto narrazione che ne rafforza l’isolamento.
Nel quadro della nuova Strategia per le Aree Interne, riteniamo essenziale ripartire dalla valorizzazione reale dei
territori. Alle promesse vaghe delle multinazionali, rispondiamo che non servono compensazioni, ma diritti per
chi abita e difende questi spazi.
Crediamo nel potere che hanno le comunità locali di contrastare modelli speculativi, autoritari e centralisti che
ostacolano la partecipazione e l’autodeterminazione.
Intervengono sul tema:
Rossano Pazzagli (Professore dell’Università del Molise. Studioso delle dinamiche storiche, sociali e ambientali delle aree interne. Esperto di Storia moderna, Storia del turismo, Storia del territorio e dell’ambiente)
APE Salerno. Associazione Proletari Escursionisti (Parte dell’Alveare apeino, ilgrupponascenel
2019 spostando l’attenzione dalle lotteper lo spaziopubblicourbano aduna conoscenzapiùprofonda
delle relazioni tra la città egli ambienti montani che la circondano, spessopoco integrati e soggetti a
pratiche di controllo illecito, incendi, abbandono e speculazione. L’escursionismo, declinato secondo
l’approccio critico, inclusivo,nonperformativo tipico dell’APE, diventa cosìuno strumento di analisi e
riflessione militante sullagestione delle risorsenaturali,problematizzando i temi del turismo, della
pianificazione, dello sviluppo locale e della conservazione.)
CISAV-APS. (Centro indipendente studi Alta Valle del Volturno. Associazione di PromozioneSociale.
Collettivo di ricercatori/trici militanti, abitanti dell’Alta Valle del Volturno che studia e si attiva contro la
progressiva marginalizzazione del territorio).
2) I grandi progetti nelle aree interne e la lotta in difesa dei territori.
Spesso le cosiddette aree interne, luoghi marginali rispetto aigrandi centriproduttivi ed ai servizi essenziali,
diventano lo spazioprivilegiatoper la realizzazione diprogetti ciclopici, iquali oltre ad avereunanatura
propriamente speculativa,hanno degli effetti devastanti sugli ecosistemi e sull’economia locale.
L’alternativanonpuò essere la resa. Gli espropri e iprogetti imposti aggravano la dipendenza deipiccoli comuni
ene limitano l’autonomia.Èinvecenecessario costruirenuove reti eproporreunvero modello alternativo,non
una transizione ecologica di facciata.
Solopolitiche localipartecipate dal bassopossono rompere la logica della crescita infinita e dare voce alle
comunità marginali. Le lotte delle singole realtà devono superare i singoliprogetti e connettersi auna visione
sistemicapiùampia.
Intervengonosul tema:
Movimento No Snam (Coordinamento di comitati, associazioni e cittadini che si oppongono alle
infrastrutture di estrazione, trasporto e stoccaggio delgas. Attualmente inprima linea contro la
realizzazione delgasdotto Rete Adriatica e della centrale di compressione e spinta di Case Pente di
Sulmona)
Confluenza, Rete territoriale piemontese (Progetto che mira a connettere diverse lotte territoriali in
Piemonte proponendosi come punto di incontro e coordinamento per i comitati che si oppongono a
progetti e opere dannose, affrontando le conseguenze materiali sui territori per costruire una
transizione energetica dal basso e che risponda ai bisogni)
Ecologia Politica Network (Rete di collettiviuniversitari cheha apertouno spazio di discussione e
dibattito sullaquestione ecologica e sulle alternative al capitalismo,ha cercato di costruireundialogo
proficuo coni movimentiglobaliper lagiustizia climatica e conle esperienze di lottanate dai conflitti
ambientali. Nasce conl’obiettivo di dotarsi di strumenti, immaginari,percorsi autonomi di liberazione,
per rappresentareuna voce collettiva e radicale sullaquestione ecologica e sociale)
Michela Spina (Laureata in Medicina Veterinaria studia magistrale inScienze e Gestione della Natura.
Attivistaper il climanel collettivouniversitarioSOSdi Bologna e dell’Intifada studentescaper la
Palestina.Exportavoce di Fridays For Future Italia)
Il dibattitosarà apertoa tutte le persone e le realtà che vorrannocondividere riflessioni ed esperienze sui
temi proposti.
Sera
Cena condivisa
Musica inlibertà e/o passeggiata alla luce delle stelle
Seconda giornata – 12 agosto
Mattina–ore 9.30
Escursione collettiva
DalleSorgenti del Volturno al Lago di CastelSan Vincenzo attraversando due luoghi direttamente colpiti dal
progetto diEnel Green Power
Arrivoal lago
Ritornoal camp
Pranzo condivisoper recuperare le energie
Pomeriggio
Secondo momento di confronto:
● Spazio dedicato alleproposte delle realtàpresenti
● Considerazioni finali
● Rafforzamento dei legami di lotta
Conclusione
- Saluti conl’augurio di ritrovarciprestonei vostri territori
N.B la possibilità di campeggiare anche il 12 notte è consentita ma esonera il Coordinamento da responsabilità, dal
momento che l’evento sarà terminato.
Form adesioni: https://forms.gle/nZvRiFSnBjCe3ES18
Contatti:
- Mail: campeggionopizzone2@gmail.com
- Instagram:nopizzone2
- Facebook: NO Pizzone II