La Commissione europea qualche anno fa inaugurò un Forum per i diritti dei minori. Il quale, non solo vide e vede la partecipazione diretta dei minori ma riunisce vari interlocutori per uno scambio di informazioni per dare l’avvio a iniziative efficaci a favore dei giovani considerati altamente vulnerabili specialmente nel campo della sfera di temi “sensibili”, tenuto conto che fu adottata una comunicazione il cui leit-motiv era “Verso una strategia dell’UE sui diritti dei minori”. Tema che tuttora rappresenta un passo importante per affermare i diritti dei bambini e degli adolescenti. Nel plaudire all’iniziativa, l’allora vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, commissario responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, dichiarò: “Guardo con soddisfazione al Forum. I giovani ci spingono a fare fronte al futuro e ai problemi della nostra società, dalle sfide demografiche, alla criminalità, e ai cambiamenti climatici. Questo Forum verterà sulla pedopornografia e sulla pedofilia, che richiedono interventi urgenti.
Dal 1997 i siti Internet che propongono materiale pedopornografico sono aumentati del 1500%; ecco perché le tecnologie lanciano nuove sfide, per esempio, come guidare e proteggere i più giovani quando sono proprio loro a conoscere le tecnologie informatiche meglio dei genitori. Il Forum vide in campo per la prima volta Stati membri, presidenza tedesca, ONU, Parlamento europeo, Consiglio d’Europa, Interpol, Unicef, osservatori nazionali per l’infanzia, difensori dei diritti dei minori, rappresentanti della società civile e altri operatori.
Obiettivo: garantire la partecipazione effettiva dei diretti interessati per una maggiore sensibilizzazione verso i problemi legati alla pedopornografia e alla pedofilia in costante aumento nonostante è tenuta alta la guardia in tal senso. I temi discussi riguardarono essenzialmente il ruolo centrale che devono avere i minori nel processo decisionale e le ripercussioni positive che ne conseguono, per esempio, nell’istruzione, nell’integrazione e nelle relazioni esterne sulla base di dati che vedono bambini e adolescenti rappresentare un terzo della popolazione europea che naviga in rete.
Il Forum, inoltre, mirava a sviluppare e a realizzare strategie comuni per promuovere i diritti dei minori sia sul piano nazionale, sia su quello internazionale, soprattutto per un’efficace attuazione della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e su quella dell’Unione europea. Inoltre, fu presentata una ricerca condotta dalla presidenza tedesca sui videogiochi violenti cui ha fatto seguito un dibattito sulla pedopornografia e sulla pedofilia. Si discusse anche su come reperire dati mediante le carte di credito usate per l’acquisto di materiale pornografico, problema dibattuto tuttora che tenta di unire sinergie congiunte affinché il cosiddetto “Lupo cattivo” può essere sconfitto sia materialmente sia concettualmente anche se la strada in tal senso è ancora lunga ed è per questo che la sfida è ancora aperta.
Massimo Dalla Torre