Caotica organizzazione degli Uffici Postali del Molise nel periodo di ferie

Finito il periodo feriale, facciamo alcune considerazioni sulla caotica organizzazione degli Uffici Postali del Molise – riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – che ha provocato disagio sia alla clientela sia ai lavoratori applicati.  L’apertura del turno pomeridiano di alcuni Uffici ha fatto emergere solo carenze di risorse visto che gli organici sono rimasti invariati con l’aggravante dell’incoerente distribuzione delle risorse assunte in regime di part time (progetto svincolo), la cui assegnazione spesso è sfuggita a qualsivoglia criterio oggettivo, non in relazione del fabbisogno delle singole realtà.
Abbiamo appreso, a inizio giugno, del calendario delle chiusure – continua Antonio D’Alessandro – diramato dall’Azienda, effettuate a “macchia di leopardo”, che in diversi casi ha contribuito a provocare disorientamento e caos tra la clientela e i lavoratori. La chiusura totale di alcuni Uffici il giorno 16 agosto è stata utile all’Azienda solo al raggiungimento dei budget assegnati e non certo al miglioramento della qualità dei servizi.
Di fatto, nella sommatoria, il caos ha fatto da padrone con distacchi continui da un comune all’altro; emergenze continue nelle sale pubblico con erogazione di straordinario ormai divenuto “strutturato”; lunghe assenze (infortuni, maternità, L.104, ecc.ecc.) mai avvicendate; fabbisogni misurati rispetto alle risultanze del “gestore attese” che non sarà mai aderente alle singole realtà se non altro perché non rispecchiante i flussi del momento.
Inoltre, alcuni Uffici svolgono il servizio della consegna della corrispondenza inesitata, un servizio – dichiara il Segretario della CISL Antonio D’Alessandro – che produce una rilevante mole di lavoro ma che non è considerato in funzione dei flussi di clientela e che sta creando notevoli disagi al regolare andamento dei servizi.
Non è la prima volta che questa O.S. si ritrova a segnalare carenze di carattere organizzativo con le conseguenti ricadute sulla categoria. I lavoratori sono stanchi di dover giocoforza assecondare le mancate pianificazioni di un’Azienda che impronta l’operato sull’improvvisazione e sulle emergenze del momento che quando fronteggiate sono già superate.
La qualità dei servizi e l’incremento del business – conclude Antonio D’Alessandro – passano anche e soprattutto dalla serenità e dall’attaccamento di coloro che, in prima linea, moltiplicano l’impegno e gli sforzi per creare le condizioni di crescita e di sviluppo.

Commenti Facebook