Salvata la Biblioteca Albino: e i lavoratori delle cooperative che svolgevano servizio per la biblioteca stessa? Questo l’interrogativo che la UILTuCS Molise, nella persona del Segretario Generale Pasquale Guarracino, rivolge alla politica molisana. Dalle dichiarazioni degli esponenti politici, infatti, si evince che è stato individuato un percorso per la salvaguardia del patrimonio culturale ed umano della Biblioteca Albino di Campobasso, ma non viene fatta alcuna menzione dei lavoratori in precedenza impiegati nelle cooperative a servizio della biblioteca.
“Non possiamo trascurare di ricordare” – dichiara Guarracino – “che nel mese di giugno 2015 i lavoratori delle due cooperative che svolgevano servizi all’interno della Biblioteca Albino con estrema dedizione e professionalità, così come riconosciuto dalla politica a tutti i livelli nelle varie riunioni svoltesi, sono stati mandati a casa!”
Pasquale Guarracino, a tal proposito, richiede alla politica molisana il reintegro anche di questi lavoratori e domanda chiarimenti in merito a quale tipo di impegno verrà profuso per salvaguardare anche questi posti di lavoro e tutto il bagaglio di esperienza che i lavoratori delle due cooperative hanno apportato negli anni al patrimonio culturale ed umano della Biblioteca Albino di Campobasso, un bagaglio di esperienza così rilevante da aver contribuito a portare la biblioteca a livelli di eccellenza tali da interessare addirittura il Ministero per i Beni e Attività Culturali.
In attesa di pronte e positive risposte, Pasquale Guarracino sollecita la politica a far sì che il percorso di salvataggio della Biblioteca Albino poggi i suoi cardini anche sull’operato di questi lavoratori, oltre che sull’attività del personale dipendente delle Province.
“Ridiamo ai lavoratori delle cooperative la loro occupazione”, conclude il Segretario della UILTuCS Molise.
Biblioteca Albino, Uiltucs: un salvataggio a metà? Un salvataggio per chi?
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