Alimentazione e nutrizione clinica, al Neuromed dibattito sui nuovi approcci alimentari per chi lotta contro una patologia cerebrovascolare o metabolica

Accrescere le conoscenze nel campo della nutrizione clinica e del metabolismo. Si parlerà di questo al prossimo seminario ECM (Educazione Continua in Medicina) dal titolo ‘Alimentazione e Nutrizione Clinica’, organizzato dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed. L’incontro si terrà martedì 15 dicembre 2015, a partire dalle ore 9:30 presso la Sala Conferenze del Parco tecnologico di Via dell’Elettronica, Pozzilli.

Il corso intende fornire ai partecipanti i più recenti aggiornamenti sulle strategie terapeutiche e preventive delle malattie legate all’alimentazione e delle conseguenze negative che l’invecchiamento e l’ospedalizzazione hanno sullo stato di nutrizione.

La nutrizione abbraccia tutti gli aspetti del benessere, e diventa un punto fondamentale nel caso delle patologie degenerative. E’ per questo che il mondo medico ha un interesse sempre maggiore nei confronti della dietologia e della dietoterapia, campi in cui l’aggiornamento continuo è fondamentale.

Dietoterapia e nutrizione clinica sono infatti settori della medicina in cui prevalgono confusione e approssimazione, idee illusorie e schemi dietoterapici fuori dal tempo e dalle linee di condotta razionali e ben documentate dalla letteratura scientifica. Gli aggiornamenti devono per questo essere basati sulle evidenze cliniche ed epidemiologiche ad oggi disponibili, discutendo anche di elementi tuttora controversi.

“E’ un incontro che intende divulgare, tramite un costruttivo dibattito, – afferma Giovanni de Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed e responsabile scientifico del corso – le conoscenze in materia di alimentazione. Aggiornare gli specialisti sull’attualità e le prospettive nel campo della nutrizione clinica con particolare riguardo all’anziano, al paziente ospedalizzato, alle malattie metaboliche e alle malattie cerebrovascolari”.

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