“Le imprese hanno tempistiche differenti da quelle della politica – prosegue il Presidente Di Niro – si sta perdendo tempo prezioso con il rischio di ritrovarsi in piena estate, periodo in cui giocoforza si aggiorna tutto a settembre e così un altro anno è volato via senza risultati apprezzabili e con riguardo al Piano casa si avrà un anno in meno per utilizzarlo, vista la scadenza al 31 dicembre 2015.”
Secondo l’ACEM, tra le tante problematiche che tengono banco in questo momento di crisi profonda del settore dell’edilizia, la riforma della legge regionale n. 30 del 2009, ossia del Piano Casa Regionale, con la sburocratizzazione e semplificazione delle relative procedure e soprattutto con la riduzione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, così come richiesto dalla stessa Associazione a fine 2013, potrà stimolare sicuramente la domanda del mercato dell’edilizia privata e ridare una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese del comparto.