Trasporto pubblico e scuola in tempo di Covid/ Ingenti risorse stanziate dal Governo, e il Molise cosa fa?

In relazione al mutare della situazione epidemiologica e in vista dell’imminente avvio dell’anno scolastico, il Governo ha predisposto nei giorni scorsi le nuove linee guida concernenti le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel trasporto pubblico, provvedendo ad aggiornare le cosiddette “misure di sistema”ma anche le raccomandazioni per tutti gli utenti dei servizi di trasporto pubblico nonché le misure da adottare per le singole modalità di trasporto.

QUALE PIANO DEI TRASPORTI E’ STATO TRASMESSO AL MINISTRO GIOVANNINI? – Pur riconoscendo l’importanza che in tale contesto stanno assumendo i tavoli prefettizi istituiti principalmente per raccordare i servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano con gli orari delle attività didattiche, ma anche per ipotizzare servizi di trasporto aggiuntivi ad esclusivo uso degli studenti della scuola secondaria di secondo grado, duole dover constatare il mancato coinvolgimento delle parti sociali sia nelle previste riunioni concernenti i richiamati tavoli prefettizi, ma anche nel confronto istituzionale con la stessa Regione Molise al fine di conoscere i sistemi di organizzazione e controllo previsti e adottati regionalmente e che sono stati inseriti nel piano (presumibilmente) già presentato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) in vista della nuova riunione ministeriale prevista per il prossimo 20 settembre con tutte le regioni.

ASSENZA DI INTERLOCUZIONE CON ISTITUZIONI ED IMPRESE – Peraltro l’esclusione delle parti sociali dal confronto istituzionale sulle modalità organizzative in attuazione delle nuove linee guida predisposte dal Governo, fa il paio con l’assenza di interlocuzione con le stesse imprese di trasporto pubblico le quali, agiscono pressoché con disposizioni e provvedimenti unilaterali. Ed è per questo motivo che le Organizzazioni Sindacali dei trasporti hanno inviato una nota alle due Prefetture molisane, ma anche alle Istituzioni Regionali (Presidente, Assessori e Consiglieri Regione Molise) e ai Sindaci delle due Amministrazioni di Campobasso e Isernia proprio per denunciare questa grave assenza di interlocuzione sulle misure organizzative dei servizi nonostante sia alquanto evidente il ruolo fondamentale che i lavoratori dei trasporti assumeranno in questo difficile contesto

CHI VIGILERA’ SULLA CORRETTA APPLICAZIONE DELLE MISURE ANTI COVID ? – Nel manifestare le nostre perplessità e preoccupazioni a cominciare dalla grave carenza di personale addetto al controllo e che, secondo le stesse indicazioni del Ministro Giovannini dovrebbe avere il delicato compito di verificare non solo il titolo di viaggio ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all’80%, al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina, ci chiediamo se anche in questa circostanza, si stia pensando di sopperire a tali carenze (al pari di quanto accaduto lo scorso anno), attribuendo ancora una volta le suddette incombenze e responsabilità al solo personale di guida.

LE INGENTI RISORSE STANZIATE DAL GOVERNO RAGGIUNGERANNO ANCHE IL MOLISE? – Il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, sta rimarcando pressoché con cadenza quotidiana agli organi di stampa che il Governo ha messo a disposizione delle Regioni circa 800 milioni di euro da destinare al potenziamento del trasporto pubblico locale dei quali 600 milioni di euro (da spendere dal 2022 al 2026) per acquistare nuovi autobus a basso impatto ambientale. Oltre a tali risorse Il Governo ha stanziato 840 milioni di euro per le Regioni e 150 milioni di euro per le province al fine di garantire i servizi aggiuntivi (comprese le attività di controllo sui mezzi mediante il ricorso ai cosiddetti “controllori”) da mettere in campo sulla base della pianificazione scaturita dai tavoli prefettizi.

ALCUNE DOMANDE A CUI SARANNO INTERESSATI ANCHE GLI UTENTI – A tutt’oggi e a pochi giorni dalla riapertura delle scuole e in assenza di una specifica Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale che regolamenti quanto in oggetto, le parti sociali sono completamente all’oscuro delle eventuali decisioni assunte nei tavoli prefettizi nonché dalle Regioni e dalle stesse Amministrazioni Comunali e nello specifico non si conoscono:

  • quanti e quali servizi aggiuntivi siano stati previsti in considerazione del fatto che la capienza dei mezzi non potrà superare l’80%;
  • quante risorse siano state stanziate regionalmente per garantire quelle attività di controllo previste dal Governo per contenere la diffusione del Covid-19 nel trasporto pubblico locale;
  • quanti nuovi autobus a basso impatto ambientale saranno immessi nel trasporto pubblico molisano e soprattutto con quale tempistica;
  • quali interventi urgenti siano stati ipotizzati per incentivare la vendita di biglietti con sistemi telematici e per installare appositi apparati che consentano l’acquisto self-service dei biglietti

In definitiva ci siamo rivolti a Prefetture e Istituzioni anche al fine di evitare una escalation di tensione non governabile tra i lavoratori di un settore, come quello del trasporto pubblico locale, caratterizzato da un elevato rischio di aggressioni al personale, ribadendo la necessità che l’attuazione delle linee guida in oggetto prevedano il confronto con le parti sociali e che sia estesa la partecipazione ai tavoli prefettizi anche al sindacato.

LE SEGRETERIE REGIONALI

(FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL AUTOFERRO)

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