Testamento/Il caso Giada Vitale “insegna” che bisogna rafforzare la rete di protezione e ascolto dei minori

La vicenda drammatica di Giada Vitale “insegna” che bisogna rafforzare la rete di protezione e ascolto dei minori. Serve un Piano Nazionale di Prevenzione degli abusi e maltrattamenti. Presenteremo una nuova interrogazione anche in Senato grazie al collega Fabrizio Ortis.

«Sul tema degli abusi e violenze a danno di minori è fondamentale lavorare sulla prevenzione, sull’intervento precoce, sul potenziamento formativo di tutte le figure professionali che, direttamente o indirettamente, compongono la rete di protezione del minore. Serve, in pratica, un grande Piano Nazionale di Prevenzione degli abusi e maltrattamenti sui minori, affinché anche la scuola, luogo per eccellenza di ascolto e accoglienza, non sia lasciata sola e possa svolgere un ruolo primario in queste delicate situazioni». A dichiararlo Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.

«Per prevenire o affrontare al meglio le situazioni critiche – continua la parlamentare, intervenuta durante la conferenza stampa organizzata a Montecitorio dalla collega Stefania Ascari sul caso di Giada Vitale – è opportuno che il personale docente e scolastico sia messo sempre più in condizione di insegnare ai bambini la consapevolezza di sé e del proprio valore, nonché di rilevare prontamente i segnali di malessere, saperli leggere e poterli condividere al proprio interno e con la rete di esperti presenti sul territorio.

Potenziare gli strumenti della scuola in materia di prevenzione dell’abuso sessuale – prosegue – significa pensare concretamente alla comunità del presente e a quella del futuro, significa anche insegnare ai nostri bambini e ragazzi la messa in atto di alcune specifiche strategie di autodifesa e autodeterminazione qualora si verificassero situazioni potenzialmente pericolose, significa organizzare percorsi educativi in cui vengono insegnati ai bambini, secondo modalità che rispettino i vari stadi di crescita e sviluppo, i principi di sicurezza e protezione personale, fornendo loro tutte le informazioni necessarie a tale scopo».

“A partire dall’interrogazione a firma Ascari- Testamento nella conferenza stampa, dal titolo “14 anni e un giorno, e l’abuso è lecito”, abbiamo ripercorso la vicenda di Giada, minore all’epoca dei fatti abusata dall’allora sacerdote di Portocannone per 4 anni consecutivi e parlato del concetto di “consenso” la cui interpretazione nelle carte giudiziarie da una parte suscita indignazione, dall’altra impone una riflessione e una modifica della norma.

La dolorosa storia di Giada, sulla quale presenteremo una nuova interrogazione anche in Senato, grazie al collega Fabrizio Ortis, presente alla conferenza, ci insegna che c’è sostanzialmente una rete di protezione del minore che in molte realtà territoriali non funziona, sia dal punto di vista preventivo che delle iniziative di ascolto e supporto psico –fisico post trauma, soprattutto nelle piccole realtà territoriali dove è molto alto il rischio di essere lasciati soli, travolti da una società che invece di aiutare e solidarizzare con la vittima tende a criminalizzarla, puntandole continuamente il dito contro, isolandola, deridendola, facendola diventare vittima una seconda volta, e questo è assurdo e non deve più accadere» – conclude Testamento.

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