Testamento: bene ripetibilità concorso scuola. Bisogna creare opportunità, non limitarle

«Sono molto soddisfatta che il Governo abbia accolto il mio emendamento con cui si elimina l’ingiusta norma che rendeva non ripetibile il concorso ordinario per l’insegnamento in caso di bocciatura». Lo afferma Rosa Alba Testamento, prima firmataria dell’emendamento al decreto Sostegni bis che ripristina la possibilità di partecipare a futuri concorsi ordinari nella scuola per la stessa classe di concorso o tipologia di posto anche in caso di esito negativo della prova.

«Così si è posto rimedio – prosegue Testamento – a una criticità, presente nel decreto, che era stata peraltro sollevata immediatamente da più persone. Di fatto sarebbe stato ingiusto, nel caso di un primo non superamento del concorso, precludere la possibilità di ripeterlo e magari superarlo brillantemente.

Grazie al lavoro svolto in commissione – conclude Testamento – il Governo e’ tornato sui suoi passi e ha compreso che accogliere questa proposta voleva dire garantire nuove opportunità a tutti coloro che aspirano a una delle professioni piu’ complesse e gratificanti, come quella dell’insegnante.

In questo momento di particolare difficoltà, dobbiamo creare, ove possibile, nuove opportunita’, non limitarle».

«Esprimo, inoltre, vivo apprezzamento per la prevista assunzione nel prossimo anno scolastico di ben 11.000 insegnanti di sostegno specializzati, una proposta che avanzai anch’io circa un anno fa, con un emendamento al decreto legge “Rilancio”. Anche altri colleghi successivamente hanno formulato la stessa richiesta ed oggi finalmente è stata tenuta nella dovuta considerazione.

Si tratta sicuramente di una notizia molto positiva perché finalmente si garantiscono modelli di apprendimento altamente specializzati e inclusivi per gli alunni in situazione di disabilità, oltre a un importante supporto a molte famiglie, che potranno far fronte con maggiore tranquillità alle difficoltà incontrate dai propri figli anche grazie alla scuola, potendo contare su una maggiore continuità didattica del docente di sostegno» – conclude Testamento.

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