“Siamo molto preoccupati per la situazione dello stabilimento Stellantis di Termoli. I contratti di solidarietà che coinvolgono circa duemila lavoratori e il congelamento del progetto di Gigafactory di ACC stanno facendo crescere incertezza e allarme sociale. È indispensabile che il Governo nazionale e quello regionale rompano il muro di silenzio e facciano chiarezza: qual è il destino del progetto di Gigafactory? Quali nuove produzioni si intendono assegnare al sito di Termoli per garantirne la continuità e lo sviluppo? La questione di Termoli si inserisce in un quadro fosco dell’intero comparto automotive: nel primo semestre la produzione di veicoli è in ulteriore, drammatico calo e la componentistica è in grandissima sofferenza. Vogliamo capire a che punto è il Piano Italia presentato dall’azienda a fine 2024 e che cosa ha intenzione di fare il governo. La destra usa il Green Deal come capro espiatorio ma la realtà è che l’attuale esecutivo ha abbandonato il settore auto al suo destino.
Il fondo automotive, istituito dal governo Draghi, è stato quasi del tutto definanziato dal governo Meloni, in un contesto di smantellamento complessivo delle politiche industriali. Nulla si muove sul fronte dei costi dell’energia. Nei prossimi giorni chiameremo nuovamente il ministro Urso a rispondere in Parlamento. Le nostre proposte, condivise con le altre forze di opposizione, sono sul tavolo da tempo. Il governo le raccolga, noi siamo pronti a fare la nostra parte” ha dichiarato Antonio Misiani, responsabile economico del PD nazionale, introducendo la riunione dedicata alla situazione di Termoli della Direzione e dell’Assemblea regionale del PD Molise.
Secondo Ovidio Bontempo, segretario del PD Molise, “di fronte all’immobilismo della “filiera istituzionale” di centrodestra, incapace di gestire questa crisi come le altre grandi vertenze industriali del Paese, il PD continuerà a battersi in tutte le sedi per difendere il lavoro, i diritti sociali e le prospettive socio-economiche del Molise. Lanciamo un appello alle forze progressiste, ai sindacati e alle associazioni di categoria per costruire insieme una mobilitazione che riporti al centro le vere priorità: investimenti, programmazione, rilancio della sanità e dell’occupazione. È questa la visione alternativa che il Partito Democratico vuole proporre al Paese e ai territori.”