Solita ATM, i sindacati denunciano: stipendi non pagati, l’Azienda schernisce prefettura, regione e sindacati

II 10 giugno avevamo dato giustamente risalto ed importanza allo storico accordo raggiunto con la mediazione della Prefettura e della Regione Molise con il quale, ponendo fine ad oltre un ventennio di duri scontri e conflitti tra l’impresa ATM/LARIVERA e le proprie maestranze, si erano create le basi per una nuova stagione fatta di corrette relazioni industriali nel rispetto delle leggi dello Stato e di quanto disciplinato dai contratti nazionali di lavoro.

QUELLO STORICO ACCORDO DEL 10 GIUGNO CON LA SUPERVISIONE DI PREFETTURA E REGIONE – Tra i punti dell’intesa, raggiunta dopo una lunga ed estenuante trattativa e trasmessa formalmente a quegli stessi organi istituzionali (Prefettura di Campobasso e Assessorato regionale ai trasporti) che hanno seguito passo passo l’evoluzione della vertenza, partecipando direttamente ad alcuni incontri e sollecitando espressamente le parti al dialogo e alla definizione di una tregua, vi era soprattutto la questione del ripristino della certezza e regolarità nel pagamento delle retribuzioni ai dipendenti.

IL DIRITTO ALLA RETRIBUZIONE TRA I PUNTI PRINCIPALI DELL’INTESA – Non è un caso che proprio sulla vicenda stipendi e sull’impegno aziendale a consegnare e corrispondere con puntualità e regolarità buste paghe e retribuzioni, accreditando gli stipendi ai dipendenti entro il 12 di ogni mese, si sarebbe pesata e valutata la credibilità dell’impresa.

Era troppo importante infatti invertire una tendenza unica in Italia e che ha visto i dipendenti di un’azienda di trasporto che espleta un servizio pubblico e che beneficia di ingenti contributi derivanti dalle tasse pagate dai contribuenti italiani e quindi anche molisani, vedersi accreditare le retribuzioni mediamente negli ultimi 24 mesi (non volendo andare ancora più a ritroso nel tempo) con 28 giorni di ritardo rispetto alla norma contrattuale e per inciso questa è la drammatica fotografia di coloro che peraltro hanno da tempo scelto la soluzione giudiziale ricorrendo ai propri legali e ai decreti ingiuntivi, perché per tutti gli altri, la media dei giorni di ritardo aumenta addirittura in maniera esponenziale.

DAL D-DAY ALLA BEFFA DAY – Invece ATM, confermandosi un’azienda del tutto inaffidabile e che è capace di schernire e di prendersi gioco persino delle Istituzioni (anche quando queste si chiamano Prefettura o Regione) , ha “toppato” sin dal primo appuntamento del 12 luglio e questa data che avrebbe dovuto rappresentare davvero il D-DAY non solo per la società guidata da Giuseppe Larivera, ma per lo stesso tpl molisano, si è trasformata ben presto nella solita beffa.

Eppure i lavoratori che nella mattina di ieri avevano ricevuto (così come prevedeva l’accordo del 10 giugno) la mail aziendale con allegato il cedolino paga del mese di giugno, avevano finalmente prefigurato davvero una possibile svolta, non immaginando che la delusione era purtroppo dietro l’angolo. Di quella retribuzione, infatti, Atm ha garantito solo la busta paga mentre i relativi corrispettivi non sono stati affatto accreditati sui conti correnti dei lavoratori.

UNA COCENTE SCONFITTA CORREDATA DA RABBIA E DELUSIONE – E’ del tutto evidente che per le Organizzazioni Sindacali che hanno voluto cogliere l’invito Istituzionale promosso e sollecitato dalla Prefettura, condiviso dalla stessa Regione Molise nella figura dell’Assessore Pallante, affinché si creassero le condizioni per favorire un nuovo atteggiamento tra le parti basato sul senso di responsabilità e sulla disponibilità al dialogo, questa incredibile beffa targata ATM, rappresenta (e non solo per le parti sociali) una sonora sconfitta corredata da un sentimento di rabbia e profonda delusione.

MA NON SIAMO INTENZIONATI A FERMARCI, PRONTI A FAR RIPARTIRE LA MOBILITAZIONE – Ciò nonostante non siamo assolutamente intenzionati ad alzare bandiera bianca e già oggi faremo partire una richiesta urgente di ripristino del tavolo concertativo in Prefettura e che veda la partecipazione degli stessi attori protagonisti dell’intesa del 10 giugno in assenza del quale siamo pronti a far ripartire la mobilitazione. Al tempo stesso ci chiediamo tuttavia con quale coraggio i rappresentanti legali di Atm (da premettere che il patron Larivera se n’è guardato bene dal presenziare gli incontri istituzionali che hanno portato alla definizione e alla firma dell’accordo) si presenteranno all’appuntamento Istituzionale e soprattutto quali incredibili nuove scuse accamperanno per giustificare quanto accaduto.

Così come ci aspettiamo risolutezza e fermezza da parte delle stesse Istituzioni letteralmente beffate, al pari delle Organizzazioni Sindacali, da un’azienda che evidentemente vuole chiaramente dimostrare di non dovere sottostare alle regole, di poter tranquillamente disattendere qualunque impegno e di non temere persino quell’eventuale revoca della concessione seppur palesata ed ipotizzata nel corso degli incontri prefittizi di conciliazione.

FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL AUTOFERRO

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