Regione/ Ex-Roxy, il palazzo che (non) verrà

di Stefano Manocchio

“Alla fine ne resterà uno solo”: la frase del celebre film per dire che nella gara tra le grandi incompiute in Molise, la sede dei palazzi della Regione contenderà alla Metropolitana leggera il poco ambito titolo, anche con possibilità di vittoria, nel senso che sarà l’opera che di certo non vedrà la luce in un futuro prossimo…e probabilmente neanche più in là negli anni. Intanto sono state depennate risorse che erano all’uopo stabilite, cioè quelle per l’abbattimento e- immaginiamo- successiva ricostruzione del palazzo dell’ex-Roxy da destinare proprio a sede del Consiglio regionale. Le recenti dichiarazioni del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Fabio De Chirico, non lasciano adito a dubbi.

Lo stesso ha precisato che l’Ente “ha deciso di tagliare le risorse che servivano proprio ad abbattere finalmente l’immobile. Lo scopriamo leggendo la delibera numero 463 del 7 dicembre 2022. Con questo documento la Regione, ha deciso di de-finanziare una serie di opere, per scongiurare la perdita delle risorse europee assegnate e perché è stata incapace di conseguire entro fine anno le OGV, le obbligazioni giuridicamente vincolanti che dimostrano l’avvio dell’iter di spesa. La delibera- continua il consigliere regionale – toglie ad esempio 425 mila euro alla progettazione preliminare del secondo lotto della Metropolitana leggera; taglia oltre 4,7 milioni di euro al depuratore consortile di Campochiaro e San Polo; oltre 6 milioni per la circumlacuale di Guardialfiera e, appunto, de-finanzia 3.753.942 euro destinati alla “riqualificazione” dell’ex Roxy”. E’ curioso vedere come in questa gara al ‘non fare’ Metropolitana leggera e il palazzo della Regione vadano a braccetto.

Il percorso teoricamente non è concluso, perché, come precisa lo stesso consigliere regionale è stata presentata una proposta progettuale da parte di una ditta privata che a fronte di un canone annuale richiesto alla Regione di 1,9 milioni di euro garantirebbe la riqualificazione urbanistica dell’area ex Romagnoli ed ex Roxy dove realizzare le nuove sedi del Consiglio e della Regione.  Pare però che anche questa ipotesi si sia momentaneamente arenata nelle invincibili pastoie burocratiche molisane.

Ero un giovanotto quando il celebre architetto Paolo Portoghesi presentò a Campobasso (ironia della sorte all’ex-Roxy) il suo progetto di costruzione del palazzo della Regione e, lateralmente ad esso, la nuova sede della Banca Popolare del Molise. Ora quell’istituto bancario non esiste più, al posto della sua nuova sede si è appena insediato un moderno supermercato; io nel frattempo sono diventato anziano e il palazzo della Regione è nel medesimo stato di inesistenza di allora. Evito di commentare, perché la polemica sul tema rischierebbe di essere stancante, essendo già infinita.

Dico in conclusione che se si organizzasse un sondaggio popolare sull’ipotesi di mancata costruzione dei palazzi della Regione Molise forse la percentuale di persone che si straccerebbero le vesti sarebbe presumibilmente infinitesimale. Aggiungo che se è così difficile edificare anche un solo palazzo di un’opera monumentale, allora meglio non costruirlo e non parlarne più; ma se l’ipotesi è in piedi che si lavori per realizzarla, atteso che di soldi pubblici finora ( da decenni) ne sono stati buttati a iosa ed inopinatamente, per vedere realizzato il nulla, con l’aggravante di avere una costruzione degradata in ogni sua parte nel pieno centro della città.

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