PRC: Il Ministro dell’Istruzione a Campobasso per passerella politica

Giovedì 2 luglio, il ministro dell’istruzione sarà presente a Campobasso per un incontro con le istituzioni presso la scuola degli allievi Carabinieri del capoluogo per aprire un tavolo tecnico sulla riapertura delle scuole a settembre, ma non incontrerà il mondo della scuola, come ha sempre fatto fino ad ora. Spalleggiata dal suo partito di riferimento( 5 stelle) e sostenuta dagli esponenti del PD, il ministro procede in una strada senza via d’uscita e dimostra ogni giorno di non conoscere gli annosi problemi del sistema d’istruzione pubblico italiano. Crediamo che le proposte fantasiose portate avanti fino ad oggi dai dirigenti del ministero vadano contrastate con forza perché inapplicabili, discriminatorie e punitive verso i precari che da anni garantiscono il funzionamento della scuola e prive di fondamenti educativi e pedagogici. Come forza politica riteniamo che non ci siano affatto le condizioni per garantire un totale distanziamento degli alunni nei nostri edifici, tantomeno che si possano reperire altre strutture a norma, in grado di garantire la sicurezza in generale, non solo quella anti covid.

Oltre ai problemi già esistenti e a quelli generati dal Covid, sulla scuola graverà ancora di più il crescente numero di precari (200.000) non stabilizzati a settembre, ma ancora “supplenti”. Ricordiamo che se questi docenti fossero stati assunti a tempo indeterminato, come vuole anche la normativa europea, avrebbero garantito un percorso didattico basato sulla continuità, fattore importante per gli studenti e per le scuole stesse. Ma il governo ha dimostrato di non vedere al di là del suo naso, e impone un concorso a data da destinarsi, mentre l’esercito di precari sarà nuovamente richiamato a settembre per poter riavviare le attività didattiche.

Riteniamo che la venuta del ministro sia solo una passerella politica voluta dall’ Amministrazione pentastellata, un incontro che non darà alcuna risposta a studenti, famiglie e personale della scuola. Come forza politica crediamo sia ora di predisporre un piano alternativo che rimetta al centro innanzitutto la stabilizzazione del personale Docente e ATA, investimenti adeguati per i singoli istituti e un protocollo regionale con la Asl per garantire un rientro in sicurezza. Ad oggi riteniamo che l’unica soluzione praticabile sia quella di effettuare a ridosso del periodo di apertura i tamponi a studenti e personale, soluzione da ripetere a scadenza fissata dagli organi sanitari competenti. Lo sdoppiamento delle classi resta una soluzione praticabile solo per alcuni istituti dotati di spazi sufficienti, ma non dovrà gravare sul tempo scuola degli alunni e sull’orario di servizio del personale. Il Partito della Rifondazione Comunista Sinistra Europea Molise ritiene più utile in questo poco tempo a disposizione investire sulla prevenzione, da fare attraverso i tamponi , che su invenzioni riguardanti l’edilizia scolastica e la ricerca di spazi alternativi; il recupero degli spazi resta comunque una buona pratica che le amministrazioni dovrebbero fare propria senza servirsi del problema della riapertura delle scuole.

Per il Dipartimento Scuola-Istruzione-Università e Ricerca
Professoressa Leda Di Santo , Professore Francesco Di Lucia

Per la Segreteria Regionale PRC Pasquale Sisto ( nella foto)

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