Partecipazione delle lauree turistiche ai concorsi pubblici, accolto odg della Testamento

TAccoltoo dal Governo un ordine del Giorno sulla partecipazione delle lauree turistiche ai concorsi pubblici, a firma di Rosalba Testamento. “Ho presentato un’interrogazione per conoscere le iniziative che il Governo intende adottare”.  


«Durante l’esame dell’ultimo decreto legge Covid, il Governo ha accolto un mio ordine del giorno col quale si impegna a garantire anche ai laureati in Scienze del Turismo (L15) e in Progettazione e gestione dei sistemi turistici (LM 49) la partecipazione alle procedure di reclutamento del personale nelle amministrazioni pubbliche, qualora in queste ultime siano richieste competenze corrispondenti alle due classi di laurea.

Ho, quindi, subito presentato un’interrogazione per capire le reali misure e iniziative che il Governo intenda adottare per porre fine a questa grave discirminazione, che Impedisce, di fatto, a molti laureati di poter intraprendere carriere lavorative inerenti al corso di studi, costringendoli ad accettare le più disparate offerte di lavoro, anche nell’ambito turistico”. A dichiararlo Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana e componente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.

«E’ importante – continua la parlamentare –  avviare e portare rapidamente a compimento l’iter che riconosca  sbocchi occupazionali anche in ambito pubblico per i soggetti altamente specializzati nella gestione di prodotti e servizi turistici, nella pianificazione delle strategie turistico – culturali e nella individuazione delle migliori forme di collaborazione tra strutture ricettive e servizi culturali di un territorio, anche nell’ottica di quella opportuna sinergia tra pubblico e privato che, pur essendo altamente auspicabile per garantire lo sviluppo equilibrato di un territorio, non sempre si riesce a raggiungere. Assicurare la partecipazione di questi giovani laureati a tutti i concorsi che richiedano competenze corrispondenti a quelle in loro possesso, significa mettere fine a una discriminazione rispetto alla quale, anche a fronte della vocazione altamente turistica del nostro paese, è impensabile continuare a far finta di niente» – conclude Testamento.

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