Occhionero: Il Referendum propositivo deve avvicinare i cittadini alle istituzioni, non allargare la distanza tra politica e società civile

Mercoledì 16 gennaio nell’aula di Montecitorio, si è svolto il dibattito sulla proposta di legge costituzionale inerente la modifica dell’articolo 71 della Costituzione, per l’introduzione del Referendum propositivo.

Nella discussione è intervenuta la deputata di Liberi e Uguali, l’onorevole Giuseppina Occhionero, che ha rimarcato la correttezza dello spirito di allargare la partecipazione popolare all’attività legislativa. Questa però, ha osservato la parlamentare molisana, non può prescindere dal rispetto dell’impianto costituzionale, che affida la sovranità al popolo, ma lo fa attraverso la democrazia rappresentativa.

“Siamo favorevoli – ha detto in aula Giuseppina Occhionero – a rafforzare la partecipazione popolare nella formazione delle leggi, ma – ha aggiunto – non possiamo correre il rischio di minare la democrazia rappresentativa, che peraltro è anche un cardine fondamentale dell’Unione europea”.

La deputata di LeU ha chiesto al Governo e alla maggioranza di riflettere sulle considerazione dell’opposizione, specie sulla questione della Corte costituzionale che, in materia referendaria, deve restare organo terzo deputato alla validità della proposta popolare. “Spargere demagogia a costo zero – ha dichiarato l’onorevole Occhionero – non aiuta a ridurre l’eccessiva frizione che ormai esiste tra la piazza e il Palazzo. Ma siamo pronti a sostenere una legge che eviti che il Parlamento venga svuotato dalle proprie iniziative e – ha concluso – che riduca la già grave frattura tra società e istituzioni”.

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