Non si possono abbandonare i lavoratori dell’ex Zuccherificio, Toma farà la differenza

“Io non ci sto e mai ci starò, perchè la mia scesa in campo con la Lega è stata voluta dai cittadini e da un territorio martoriato e, se ho ottenuto quel successo, sento il dovere di difendere le classi sociali più deboli, le persone in difficoltà, le famiglie abbandonate che potranno contare sempre sul mio personale impegno. E’ impensabile che noi nuovi amministratori regionali, possiamo abbandonare al loro destino decine e decine di lavoratori dell’ex zuccherificio del Molise che il prossimo 4 luglio termineranno la mobilità e, questo significa, che centinaia di padri e madri di famiglia, che persone senza mezzi economici non potranno più affrontare la loro vita quotidiana, non potranno più programmare il loro futuro. Noi nuovi consiglieri regionali, quelli che dovevamo essere il meglio, abbiamo il dovere e la sacrosanta necessità di dare una svolta, di rappresentare per davvero il cambiamento che ci vantavamo di essere in campagna elettorale, dobbiamo per davvero essere la diversità del passato se per davvero alle parole non facciamo seguire i fatti.

Qui non si tratta di proclami o di strumentalizzare una situazione, perchè non è nel mio interesse, non è nel mio costume e non avrebbe nessun senso visto che si gioca sulla pelle e sul futuro di tanta brava gente, qui si tratta di battere i pugni sul tavolo e trovare una soluzione, dobbiamo tutti impegnarci seriamente per ricollocare chi ha perso il lavoro in una azienda partecipata della Regione Molise, totalmente della Regione si badi bene”. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo capogruppo della Lega alla Regione Molise.

Di questa necessità, ha continuato Romagnuolo, ne parlerò con il Presidente Toma che farà la differenza, persona molto sensibile a questi problemi e, sono certa, che l’impegno di tutto il Consiglio Regionale sarà straordinario pur di vedere risolto questo gravoso problema. Personalmente, ha concluso Romagnuolo, starò sempre in mezzo alla gente, nelle piazze, nelle strade e mai nel palazzo. Gli ex operai dell’ex zuccherificio, devono essere ricollocati seriamente.

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