Mattarella \ Castelli, “Nella lotta alle mafie ed alla criminalità organizzata lo Stato non può arretrare di un millimetro. La legalità ha bisogno di essere coltivata”

 Ricordare ciò che è accaduto, per evitare che si possa ripetere. L’educazione alla legalità, deve partire dalla memoria.40 anni fa, quando io e la mia generazione non eravamo ancora nati, la mafia uccideva Piersanti Mattarella, allora Presidente della Regione Sicilia. Uccideva l’uomo e l’istituzione, colpiva duramente lo Stato. Non fu episodio isolato. Nella lotta alle mafie ed alla criminalità organizzata lo Stato non può arretrare di un millimetro. E su questo continueremo a lavorare. Conto di poter incontrare nuovamente, a breve, il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra. C’è un’importante tratto di strada che, istituzionalmente, possiamo fare insieme. La desecretazione degli atti della Commissione, avvenuta nei mesi scorsi, ci ha dato l’opportunità di accedere a documenti che raccontano un pezzo importante della storia del nostro Paese.Ma non basta, serve anche una presa di coscienza comune ed una “lotta” culturale. La legalità ha bisogno di essere coltivata. Serve un terreno fertile, e questo è rappresentato da una società viva, accogliente. Una società dove le persone vedano negli altri un amico e non un potenziale nemico. Una società aperta alle differenze e cementata da diritti e doveri condivisi. Una società aperta, dove la vita delle persone non sia impiegata come strumento di potere e di profitto.È un lavoro che dobbiamo fare tutti insieme, serve una ribellione positiva, che parta dalla cultura del rispetto delle regole. In tutti i campi.Dove si rispettano le regole, dove c’è cultura, lo spazio per le mafie e la criminalità non c’è.La legalità va raccontata, ma soprattutto praticata”.
Lo scrive, su Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, ricordando l’anniversario dell’assassinio di Piersanti Mattarella.

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