Licenziamenti OSS e graduatoria Asrem, ristabiliamo la verità dei fatti, 672 idonei in attesa di chiamata

Contratti Covid in scadenza al 31 dicembre per OSS assunti a tempo determinato causa pandemia, intanto sono in 672 le persone con qualifica da OSS, che sono risultati idonei al concorso indetto dall’Asrem in attesa di essere chiamati, riportiamo lo sfogo di una partecipante al concorso.

“Stanca di assistere al teatrino che sindacalisti e politicanti vari stanno mettendo su rispetto all’imminente licenziamento di 150 OSS da parte dell’Asrem, vorrei invitare la stampa tutta a fare un ragionamento scevro da inutili sentimentalismi e a  valutare i fatti per quello che sono. E i fatti sono che i 150 OSS in questione hanno lavorato rispondendo ad un avviso pubblico, accettandone in toto le condizioni. Vale a dire che una volta scaduti i termini del contratto non avrebbero avuto nulla a pretendere. 

Va precisato che nel frattempo, viva Dio, è stato indetto un concorso per operatori socio sanitari all’interno dell’Asrem; selezione di cui nessuno dei “paladini del popolo” dice una parola. 

Ma questi signori sono a conoscenza del fatto che nella pubblica amministrazione si entra solo tramite regolare concorso? Come può un esponente politico di qualsivoglia partito, pur di compiacere o buttare un po’ di fumo negli occhi a dei disperati, invitare il consiglio regionale a trovare soluzioni alternative per aggirare la legge. 

Non si può sentire che si parli del pericolo di sistema sanitario al collasso causato dal licenziamento di 150 oss. Non si può sentire perché c’è una regolare graduatoria che comprende ben 672 idonei pronti ad entrare e speranzosi di essere chiamati. 

Qualcuno ha il coraggio di dire che le scorciatoie che vorrebbero proporre sindacati e politicanti da strapazzo andrebbero a discapito di chi, con studio e sacrifici quel concorso lo ha superato? Di chi essendo in graduatoria(qualora ci fosse spazio) ha il sacrosanto diritto di essere assunto dall’asrem? 

Anche tra quei 672 idonei ci sono padri e madri di famiglia, c’è gente che ha studiato e lavorato duro e non lo hanno fatto per essere ora scavalcati da chi non ha diritto. 

Con l’auspicio che mio sfogo possa essere preso in considerazione dagli organi di informazione e da chi si ostina ad alimentare una inutile guerra tra poveri, porgo i miei più cordiali saluti. 

Alessandra Mignogna, una dei 672 idonei”.

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