La Lembo chiede alla regione di istituire la figura del garante per i diritti delle persone con disabilità

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e la Ministra per la disabilità, a seguito della
pubblicazione del decreto ministeriale n. 43 dell’11 marzo 2022, hanno emanato “le Linee guida per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, per rafforzare il collocamento mirato.

Lo comunica Giuditta Lembo Consigliera di Parità delle Province di Campobasso e Isernia.
Un’impalcatura di principi rivolta ai centri per l’impiego con l’obiettivo di delineare un percorso di collaborazione e condivisione interistituzionale orientato verso un sistema di inclusione lavorativa più efficiente e organico in tutto il Paese.

Le Linee guida – precisa la Lembo- fanno propri i principi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e prendono in considerazione gli obiettivi della recente “Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030”, presentata dalla Commissione Europea. In particolare, si assume la dimensione del lavoro come fondamentale per i percorsi di integrazione sociale delle persone con disabilità e la più
ampia realizzazione dei relativi progetti di vita indipendente.

Le nuove linee guida per l’inserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici con disabilità sono rivolte alle/ai giovani disabili non ancora in età da lavoro o ancora all’interno del percorso d’istruzione; ai soggetti che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio o vi sono iscritte da non oltre 24 mesi; ai disoccupati da oltre 24 mesi e a coloro che rientrano nel mercato del lavoro dopo dimissioni, licenziamenti, periodi di malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o riabilitazione.

È prevista anche la Banca dati del collocamento obbligatorio mirato, che detta istruzioni sulla raccolta delle informazioni e la semplificazione degli adempimenti per le assunzioni. Ad oggi, a fronte dei 360mila occupati dichiarati dalle aziende italiane in ottemperanza alla Legge n. 68/1999 sul collocamento mirato delle persone con disabilità, ci sono 145mila posti di lavoro “vacanti”.

È lo spaccato che emerge dal report: “L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità in Italia”, presentato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Il report è stato realizzato elaborando i dati resi per la prima volta disponibili dal Ministero del lavoro e relativi alle dichiarazioni PID (Prospetto Informativo Disabili) che le aziende con più di 14 dipendenti devono inviare ai fini del rispetto dell’obbligo normativo.

Dall’indagine emerge inoltre “una forte sproporzione tra la domanda e l’offerta di lavoro. Il numero degli iscritti alle liste di collocamento ammonterebbe a 775mila unità e sarebbe in aumento per le difficoltà riscontrate nel promuovere inserimenti stabili. Negli ultimi anni,
complice la crisi economica, il sistema si è dunque dimostrato sempre più in affanno e incapace di dare risposta ad un’offerta di lavoro che solo nel 30% dei casi riesce a collocarsi”.

A livello regionale

prosegue Giuditta Lembo – la situazione è alquanto deficitaria e l’istituzione regionale preposta non si comprende se sia distratta o abbia disinteresse nel mettere in atto azioni efficaci per garantire ai soggetti con disabilità i diritti come previsti per Legge. Ciò è la conseguenza forse anche di una probabile totale disinformazione e non conoscenza approfondita non solo delle Leggi dello Stato ma (quello che più preoccupa!) delle stesse Leggi regionali. La riprova di ciò lo sono i Bandi pubblicati dalla Regione Molise in cui è stata ignorata completamente la Legge n.113 del 2021, riguardante l’inserimento lavorativo dei soggetti con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), nonché addirittura la Legge regionale n.1 del 2010, ritenendo erroneamente l’accesso al lavoro di quest’ultimi tutelato nella legge n.104 del 1992. Ma se così fosse allora perché il Governo nazionale nel 2021 e il Consiglio regionale addirittura antesignano nel 2010, avrebbero approvato delle Leggi ad hoc?

Alla luce di ciò – conclude la Consigliera di Parità Giuditta Lembo – credo sia necessario e urgente nominare anche in Molise come già avvenuto in altre regioni, la figura del Garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, alfine di assicurare sul nostro territorio la piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle persone con disabilità, sia ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità), sia della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con legge 3 marzo 2009, n. 18, nonché della Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

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